Proteste al carcere, scattano le multe per le donne dei detenuti
Sono state identificate e saranno sanzionate per l'assembramento illegittimo
In tempi di emergenza sanitaria gli assembramenti sono vietati così come il manifestare senza alcuna autorizzazione. Anche se la protesta delle donne dei reclusi avanzata all'ingresso della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere abbia avuto un 'fine legittimo' - sincerarsi delle condizioni di salute dei propri familiari - restano le violazioni normative commesse.
Ad opera degli agenti del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere la 'folla di protestanti' (circa 20 persone) è stata identificata. Per gli istigatori scatta il deferimento all'autorità giudiziaria per manifestazione non autorizzata e sediziosa, per gli altri partecipanti le violazioni riscontrate sono quelle riguardanti il contenimento della diffusione epidemiologica da Coronavirus.
La protesta benché protrattasi per qualche ora non è degenerata. Gli agenti della polizia penitenziaria del plesso carcerario, i militari dell'esercito italiano e i poliziotti hanno gestito la situazione. Le donne volevano solo far sentire a gran voce la loro preoccupazione per i casi di positività acclarati all'interno della struttura, i momenti di tensione verificatasi nei giorni addietro in alcune sezioni dell'istituto e l'esiguità delle comunicazioni.