Coronavirus, nuovi 'positivi' a Santa Maria a Vico e Castel Volturno
Altri 3 casi positivi: il bilancio in provincia arriva a quota 62
Aumentano ancora i casi positivi da coronavirus in provincia di Caserta. Dopo i nuovi test effettuati all’ospedale Cotugno di Napoli, sono giunte ulteriori comunicazioni ai sindaci di Santa Maria a Vico e Castel Volturno di nuovi casi di contagio.
Il sindaco di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi, appena presa la notizia, ha convocato il Coc (Centro operativo comunale) per attuare tutti i provvedimenti necessari. I due nuovi casi si aggiungono al paziente già contagiato nei giorni scorsi.
Si è raggiunta quota 3 anche a Castel Volturno. A confermarlo è il sindaco Luigi Petrella. Attualmente a Castelvolturno sono stati riscontrati tre casi di coronavirus: la donna di Mondragone ricoverata presso la struttura sanitaria di Pineta Grande, trasferita alla struttura ospedaliera del Cotugno; una coppia di coniugi, il marito di ritorno da Milano per lavoro e la moglie che soggiornava con il padre di lui. Tutti e tre sono stati posti in quarantena presso la propria abitazione in località Pinetamare e sono costantemente monitorati dal presidio operativo dell’Asl. Anche per il padre è stato predisposto dall’ASL la richiesta di eseguire il tampone, che sarà effettuato in giornata”.
Il conteggio totale in provincia di Caserta arriva a quota 62: 17 a Santa Maria Capua Vetere (tra cui uno deceduto), 5 a Bellona (una poi risultata negativa alle controanalisi); 5 a Mondragone (tra cui un deceduto ed uno risultato negativo alle controanalisi); 3 a Villa Literno; 3 a Santa Maria a Vico; 2 a Sant’Arpino; 2 ad Aversa; 2 a Castel Volturno; 2 a San Prisco (tra cui un deceduto); 2 a Falciano del Massico; 2 a Casagiove; 2 a Caserta; 2 a Francolise; 2 a Cesa; 1 a Marcianise; 1 a Capua; 1 a Casal di Principe; 1 a Orta di Atella; 1 a Parete; 1 a Lusciano; 1 a Vitulazio; 1 a Portico di Caserta; 1 a Capodrise; 1 a Curti; 1 a San Tammaro. A questi vanno aggiunti un anziano napoletano che era ricoverato all’ospedale di Marcianise ed una donna che lavorava in un’azienda nella zona industriale di Carinaro.