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Cronaca Marcianise

I contrabbandieri col reddito di cittadinanza davanti ai giudici

In quattro si sono rivolti al Riesame dopo l'inchiesta della guardia di finanza

I contrabbandieri con il reddito di cittadinanza si rivolgono al tribunale del Riesame per essere scarcerati. Stamattina sono state discusse le posizioni di tre indagati, padre (in carcere) e due figli (colpiti dal divieto di dimora) oltre ad un quarto indagato, tutti coinvolti nell'inchiesta della Finanza "No Smoking" che ha portato all'esecuzione di 11 misure cautelari a carico di una banda di contrabbandieri di sigarette attiva tra Marcianise, Santa Maria Capua Vetere ed il napoletano. 

I tre appartenenti allo stesso nucleo familiare, uno con il ruolo di capo e gli altri due che provvedevano allo stoccaggio ed alle consegne sul territorio, sono difesi dall'avvocato Gerardo Marrocco, mentre un quarto indagato straniero, che pure si è rivolto al tribunale della libertà, è rappresentato dall'avvocato Mezzacapo. I giudici si sono riservati sulla decisione, attesa nelle prossime ore. 

L'indagine ha permesso di ricostruire l’intera filiera criminale, definendo puntualmente responsabilità e ruoli ascrivibili ai singoli indagati, tutti sodali di un’unica organizzazione autofinanziata, che poteva contare su fornitori di fiducia e venditori al dettaglio fidelizzati e che si era dotata di diversi depositi di stoccaggio temporaneo e furgoni per le singole consegne. A capo del gruppo criminale vi è V.A. (69 anni residente a Crispano) il quale, oltre ad avvalersi della collaborazione dei due figli – i quali provvedevano materialmente allo stoccaggio del tabacco e alle successive consegne sul territorio – organizzava l’intero traffico, curando personalmente i contatti con fornitori e clienti e sovrintendendo anche alle consegne con funzione di “staffetta”. 

Secondo quanto accertato 10 dei soggetti indagati sono risultati percettori del reddito di cittadinanza. 
 

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