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Cronaca Casapesenna

Al setaccio i conti correnti di don Michele Barone

La Procura allarga l'inchiesta ed arriva in Vaticano. Rapporti tra il prete ed alti prelati

Finiscono anche i soldi dei pellegrinaggi nel fascicolo della Procura di Santa Maria Capua Vetere su don Michele Barone, il prete del Tempio di Casapesenna arrestato per gli esorcismi violenti e per gli abusi sessuali nei confronti di sue adepte.

Secondo quanto riportato da Il Mattino l'attenzione dei magistrati si sarebbe spostata sui soldi dei pellegrinaggi, soprattutto all’estero. I pm del pool sammaritano stanno effettuando verifiche e incroci di dati, ma anche numerosi accertamenti bancari che interessano diverse persone ritenute vicine al sacerdote.

Ma dalle colonne del quotidiano di via Chiatamone emergono altri particolari come i rapporti tra don Barone ed alti prelati in Vaticano. Un filo diretto che emrge dalle dichiarazioni rese in Procura dall'ex dg di Juventus e Napoli Luciano Moggi che ha giustificato le richieste di denaro da parte di don Michele ascrivendole ad un pellegrinaggio. "Io non avevo motivo di sospettare di don Michele Barone, lo credevo una persona degna di stima in quanto molto accreditato in Vaticano". E Moggi fa anche il nome dell'alto prelato vicino a don Barone. Si tratta di Liberio Andreatta, per anni responsabile dell’Opera romana pellegrinaggi, l’agenzia che si occupa di turismo religioso per il Vaticano.

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