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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Capua

Confiscato il tesoretto della 'ndrangheta nel casertano

Blitz dei carabinieri nei comuni di Capua e Vitulazio

Confiscati beni per 30 milioni a due esponenti della cosca "Commisso", operante nel comune di Siderno (Reggio Calabria) ma con interessi anche nelle province di Caserta, Roma ed Arezzo oltre che in Olanda e Canada.

I carabinieri del Comando provinciale di Latina, in collaborazione con i Comandi territorialmente competenti, su delega del Tribunale di Latina (Sezione Misure di Prevenzione) hanno proceduto alla notifica della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di primo grado dei beni riconducibili a Vincenzo Crupi, 58enne residente in Olanda, attualmente detenuto presso il carcere di L'Aquila in regime di 41 bis, esponente apicale della cosca "Commisso"; e a Rocco Crupi, 55enne residente in Olanda, di fatto domiciliato a Latina. Il blitz dei militari dell'Arma è avvenuto in mattinata nei comuni di Capua, Vitulazio, Nocera Inferiore, Latina, Aprilia, Roma, Regio Calabria, Siderno, Città di Castello, Torino, Sansepolcro e Anghiari.

La misura di prevenzione - a firma del presidente Francesco Valentini, coordinata nelle varie fasi della sua lunga istruzione dal sostituto procuratore distrettuale antimafia Giuseppe Cascini e dai pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Giuseppe Miliano, della Procura della Repubblica di Latina - si basa fondamentalmente sul riconoscimento della pericolosità sociale dei due proposti che era stata avanzata dal pm della Procura Distrettuale Antimafia.

I fratelli Crupi, che all'atto della presentazione della richiesta non erano gravati da precedenti penali, successivamente, nell'ambito delle indagini condotte dalle Procure Distrettuali Antimafia di Roma e Reggio Calabria in collaborazione con le autorità giudiziarie Olandesi ricostruirono l'operatività dì un gruppo di soggetti operante nella zona di Latina e facente capo alla famiglia Crupi, originaria di Siderno, che operava in Latina per il tramite della società "Krupy s.r.l.". Quelle indagini si concentrarono sulle persone dei fratelli Crupi e consentirono di dimostrarne il pieno inserimento nella cosca di 'ndrangheta Commisso di Siderno. Consentivano altresì di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine all'esistenza di un'organizzazione, capeggiata dai due germani.

L'esecuzione della misura ha riguardato beni per un valore complessivo di 30 milioni di euro, ovvero: 13 società operanti nel settore florovivaistico, notificando i provvedimenti ai predetti, agli amministratori ed ai soci; 36 terreni agricoli, prevalentemente adibiti a vigneti per la produzione di un pregiato vino che doveva essere commercializzato in Canada; 22 abitazioni; 7 locali adibiti ad esercizi commerciali; 21 fabbricati/magazzini; 2 alberghi fra cui la Anghiari Residence S.r.l. (già Anghiari Residence S.p.a.) in relazione alla quale Vincenzo e Rocco Crupi sono stati rinviati a giudizio da parte della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, in data 16 settembre 2020, per il delitto relativo alla fittizia intestazione di beni; un centro sportivo; 33 veicoli; 26 conti correnti bancari.

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