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Cronaca Pignataro Maggiore

Otto condanne per la morte di Lorenzo

Il giudice ha inflitto 11 anni complessivi per l'operaio schiacciato da una pressa alla Rieter

Otto condanne per la morte dell'operaio Lorenzo Borrelli, schiacciato da una pressa mentre si trovava al lavoro all'interno dello stabilimento di Pignataro Maggiore della Rieter Automotive, multinazionale elvetica dell'indotto Fiat.

Il giudice Comella del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto 1 anno e mezzo ad Andreas Gerhard Beker, 1 anno e 4 mesi per Giuseppe Merola e 1 anno e 5 mesi per Piero Faccioli, Alfredo Ruggero, Claudio Insero, Maurizio Esposito, Giuseppe Laudisa e Raffaele Terracciano. La condanna ha riguardato il solo capo d'imputazione di omicidio colposo. Il giudice ha disposto anche un risarcimento per le parti civili, assistite dagli avvocati Carlo De Stavola, Rocco Trombetti ed Elisabetta Carfora, che con caparbietà hanno ottenuto che il processo fosse affidato ad un giudice portandolo al termine in quanto dopo ben sei anni dalla tragedia il giudice era cambiato già due volte con l'istruttoria che, di fatto, non riusciva ad iniziare. 

Lorenzo morì a soli 33 anni per colpa di un meccanismo inceppato della catena di montaggio. Si era infilato sotto la pressa che aveva perso l'aderenza delle ventose sui fogli bituminosi da prelevare, aveva inserito le braccia nell'ingranaggio e con un movimento rapido doveva interporre tra le ventose e il tappeto due bastoni di legno.

Ma la macchina fu più veloce di lui. La pressa maledetta era difettosa e non era stata riparata dai responsabili. I funzionari dell'azienda, secondo la procura, sarebbero stati a conoscenza del guasto al macchinario. Gli otto imputati sono accusati, a vario titolo, di aver consentito l'utilizzo del macchinario nella catena Tandem provocando "la morte di Borrelli Lorenzo - si legge nel decreto del pm - che si interponeva tra la pressa e il foglio".

Nel collegio difensivo sono stati impegnati, tra gli altri, gli avvocati Sperlongano, Botti, Vercelli, Fracchia e Casapulla

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