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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Condannato a 12 anni di carcere don Michele Barone

Pene anche per il padre e la mamma della bambina che ha subito gli abusi

Dodici anni per don Michele Barone, 4 anni e 5 mesi per il padre della vittima e 4 anni per la madre, assoluzione per il dirigente di polizia Luigi Schettino. Questo il verdetto pronunciato dal collegio presieduto dal giudice Maria Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine di un processo durato poco meno due anni.

Era il giorno di San Valentino del 2018 quando gli agenti della squadra mobile, al termine di un'indagine lampo, arrestarono Barone, di rientro da un pellegrinaggio a Cracovia, all'aeroporto di Capodichino. L'inchiesta svelò uno scenario inquietante su ciò che accadeva all'interno del Tempio di Casapesenna.

Riti esorcistici dal sapore medievale, botte e sputi nel nome di San Michele Arcangelo e della lotta al demonio che si manifestava attraverso il posseduto di turno. Tra le vittime una ragazzina di appena 14 anni, di Maddaloni, costretta a subire violenze fisiche che le hanno provocato una lesione permanente ad un orecchio. 

Non solo le botte durante i riti di guarigione ma anche una dieta a base di latte e biscotti, prescritta dall'arcangelo, e gli sputi nell'acqua che le veniva data da bere. Il tutto che avveniva in sedute pubbliche, a cui assistevano anche i genitori della vittima, in una sorta di spettacolo dell'orrore che aveva come suo protagonista Barone e come pubblico i suoi numerosi adepti, molti dei quali non hanno visto vacillare la loro fede nell'ex prete, testimoniata da una costante presenza nei corridoi del palazzo di giustizia sammaritano. 

Tutto è durato fino a quando la sorella maggiore della vittima ha trovato il coraggio di documentare quelle angherie e presentare un esposto. Sarebbe stato un poliziotto, Luigi Schettino, dirigente al commissariato di Maddaloni, a provare a farla desistere finendo anche lui sul banco degli imputati per questo suo intervento. Ipotesi da cui è stato scagionato con formula piena. Per lui ed il commissario Vito Esposito i giudici hanno disposto l'invio degli atti in Procura per il reato di omessa denuncia.

All'attenzione degli inquirenti anche episodi di violenza sessuale nei confronti di due fedeli, con palpatine nelle zone erotiche ed anche presunti rapporti orali in sagrestia o durante i pellegrinaggi. Reati dai quali Barone è stato assolto perchè il fatto non sussiste.

Oggi a distanza di due anni ed oltre 40 udienze c'è stata la sentenza. Un processo rapido, per quanto complesso, nel quale sono stati impegnati gli avvocati Camillo Irace, Maurizio Zuccaro, Carlo De Stavola, Giuseppe Stellato ed Umberto Pappadia come difensori degli imputati. Le vittime si sono costituiti parte civile con gli avvocati Rossella Calabritto, Claudia Sorrenti e Daniele Ferrandino.

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