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Cronaca Villa di Briano

Barista uccisa per 500 euro, due fratelli condannati

La donna uccisa come ‘punizione’ per non aver restituito ai due la cifra intascata dalle truffe

La Corte d’Appello di Napoli ha stabilito un importante sconto di pena per Arturo e Cipriano Cioffo, i due fratelli di San Cipriano d’Aversa alla sbarra per l’omicidio della barista rumena Mariana Veronica Sologiuc, uccisa nella notte tra il 19 e il 20 maggio del 2015 a Villa di Briano. I due sono stati condannati a 14 anni, in primo grado con rito abbreviato ricevettero una condanna a 30 anni di carcere per omicidio aggravato, detenzione illegale di arma e danneggiamento a seguito di incendio.

Come scrive ‘Cronache di Caserta’, la barista, che gestiva un locale a Parete, venne trovata priva di vita da un agricoltore nei pressi del Santuario della Madonna di Villa di Briano il 20 maggio del 2015. Furono riscontrate inoltre 3 ferite da arma da fuoco alla testa, mentre qualche ora prima i carabinieri trovarono incendiata in località Sant’Antonio a San Marcellino la Fiat Punto intestata alla donna.

I due fratelli Cioffo furono arrestati, al termine di una articolata indagine dei carabinieri di Aversa, nel gennaio 2016. Stando a quanto emerso dalle indagini, l’omicidio sarebbe nato in seguito a contrasti economici di natura illecita insorti con la vittima. I Cioffo uccisero la barista come “punizione” perché la donna, usata dai due per un giro di truffe ai danni delle compagnie assicurative, non aveva restituito loro una somma di circa 500 euro.

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