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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Capodrise

Concorsi truccati, archiviate le indagini per 7 indagati

Non ci sono prove per reggere un processo

Si chiude con un decreto di archiviazione l’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a carico di sette persone accusate di corruzione e millantato credito. La vicenda riguarda le irregolarità per il superamento delle prove nei concorsi pubblici per la polizia penitenziaria e la polizia di Stato.

Al termine delle indagini, il sostituto procuratore Anna Ida Capone ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del procedimento nei confronti di Giuseppe Zarrillo (imputato, però, in un’altra inchiesta), Ivano Mone, Andrea Nuzzo, Salvio Salvatore Grasso, Alessandro Pontillo, Eleonora Nuzzo ed Antimo Di Rauso. Gli episodi contestati sarebbero stati realizzati tra Capodrise, Recale, Caserta e Casagiove. In particolare, stando agli atti a disposizione della Procura, non ci sarebbero prove certe e incontrovertibili per istruire un processo.

Le intercettazioni e le ricostruzioni dei pagamenti effettuati (fino a 25mila euro per superare i concorsi) non proverebbero, in maniera chiara, il coinvolgimento degli indagati e per questo motivo si è deciso di soprassedere ed archiviare. Un bel sospiro di sollievo per i sette indagati ed in particolare per Mone (rappresentato dagli avvocati Pasquale Delisati e Roberto Sgueglia) che nell’aprile dello scorso anno fu protagonista di un episodio di cronaca, quando bloccò i rapinatori che avevano tentato una rapina al Bar Royal sulla Nazionale Appia a Casagiove, gesto per il quale dovrebbe ottenere anche un riconoscimento ufficiale. Gli indagati erano difesi dagli avvocati Mariano Omarto, Mario Corsiero, Simoncelli ed Abet.

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