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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Capodrise

Soldi per passare i concorsi: chiesti 3 anni per il dipendente del Ministero

Prometteva l'ingresso nelle forze armate grazie alle sue conoscenze. Il giudice lo scarcera

Millantava conoscenze nelle forze dell'ordine al punto da poter influenzare sull'esito dei concorsi. Per questo motivo è finito sotto processo Giuseppe Zarrillo, il dipendente del Ministero originario di Marcianise e residente a Capodrise, coinvolto nell'inchiesta sui concorsi truccati nelle forze armate.

Tre gli episodi di millantato credito contestati a Zarrillo dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per i quali il pm Urbano ha invocato la condanna a 3 anni di reclusione. Si tratta di due episodi per un concorso in polizia ed uno nella polizia penitenziaria.

All'esito dell'udienza il gup Minio ha rinviato la sua decisione all'inizio di marzo. Contestualmente il giudice ha disposto la scarcerazione di Zarrillo che è stato ristretto agli arresti domiciliari. 

Le indagini curate dalla Guardia di Finanza permisero di scoprire come Zarrillo (difeso dall'avvocato Federico Simoncelli) millantava l’agevole conclusione dello svolgimento dei concorsi pubblici della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, facendosi promettere, in cambio del suo interessamento, somme di denaro o altre utilità, prospettando a tal fine la sua capacità di influenzare i pubblici ufficiali deputati alla predisposizione dei test e delle prove di ammissione e, successivamente, di concorso.

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