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Cronaca

Aperture, chiusure ed orari ridotti: il vademecum del commercio per il Coronavirus

Ecco le attività che potranno aprire, quelle chiuse fino al 3 aprile e quelle che osserveranno orari differenti

Con l'intero Paese dichiarato "zona rossa" per il Coronavirus sono stati provvedimenti straordinari per tutti. Tra questi c'è la serrata, totale o parziale, di molte attività commerciali. Abbiamo provato a fare un quadro di quali esercizi saranno aperti, quali chiusi e quali osserveranno orari diversi rispetto al solito.

Centri commerciali 

I Centri Commerciali dovranno seguire norme previste dal Decreto. Reggia Designer Outlet e Centro Commerciale Campania saranno aperti dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì. Sabato e domenica chiusi.  Al Jambo, invece, dal lunedì al venerdì ristoranti e bar saranno aperti fino alle 18 mentre i negozi della galleria fino alle 21. Chiusura per tutto il centro commerciale sabato e domenica ad eccezione per la parafarmacia ed il supermercato. 

Chiusure anticipate per bar, ristoranti e pizzerie

Ristoranti, pizzerie, bar potranno restare aperti tutti i giorni dalle 6 del mattino fino alle 18. Il limite orario è da intendersi di apertura al pubblico. All'interno delle strutture sarà onere del gestore garantire la distanza di un metro tra i clienti. 

Supermercati e farmacie

Aperte secondo gli orari consueti le farmacie, le parafarmacie ed i punti vendita di generi alimentari, sia esercizi di vicinato che medie e grandi strutture di vendita.  Ovviamente i titolari dovranno far rispettare le distanze di sicurezza (un metro) tra i clienti applicando un contingentamento dei clienti.

Le aperture e chiusure dei negozi per il Coronavirus

Altre attività aperte

Sono consentite le attività commerciali diverse da bar e ristoranti (ad esempio i negozi di abbigliamento o le botteghe artigiane) a condizione che il gestore garantisca un accesso contingentato e la distanza di 1 metro tra le persone.

Attività chiuse

Saranno chiusi fino al 3 aprile pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, bingo, discoteche e locali assimilati, palestre, piscine, centri benessere, centri culturali, centri sociali e ricreativi (ad eccezione di quelli che hanno la licenza di somministrazione di bevande ed alimenti che dovranno chiudere alle 18), teatri, cinema, musei, biblioteche, barbieri, parrucchieri e centri estetici.

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