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Cronaca Castel Morrone

Clinica chiusa dopo i contagi, l'Asl si costituisce in giudizio

I giudici respingono la sospensione: "Nonostante procedure per il contenimento si sono verificati ulteriori casi di Covid". Villa delle Magnolie: "Contagi avvenuti dall'esterno"

L’Asl di Caserta si costituisce in giudizio contro Villa delle Magnolie. E’ quanto emerge da una delibera del direttore Ferdinando Russo con la quale è stato conferito incarico ad un legale per resistere dinanzi al Tar. La causa si celebrerà la prossima settimana.

Villa delle Magnolie ha impugnato le prescrizioni dell'Asl e delle ordinanze del sindaco di Castel Morrone Gianfranco Della Valle, con cui era stata disposta la chiusura della struttura per operazioni di sanificazione ed il trasferimento di tutti i pazienti, dopo i casi di Coronavirus verificatisi nella struttura, chiedendo l’annullamento e la sospensione dei provvedimenti.

I giudici nei giorni scorsi hanno rigettato l'istanza di sospensione cautelare avanzata dalla struttura sanitaria in quanto "la funzione preventiva e precauzionale, sottesa a tutte le misure disposte, deve ritenersi prevalente trovando adeguato riscontro nei provvedimenti, in particolare, dell’autorità sanitaria". In particolare, i giudici hanno fatto riferimento alla nota dell'Asl, alla base dei provvedimenti del primo cittadino, dalla quale emerge che, "nonostante siano state impartite procedure più che idonee al contenimento di casi covid19, procedure dichiarate dalla Direzione della Clinica integralmente applicate, all’interno della struttura si sono verificati ulteriori casi di covid19", si legge nel decreto del Tar.

"Non può sicuramente apprezzarsi, in termini di estrema gravità ed urgenza, il pregiudizio all’immagine che potrebbe subire la ricorrente nel mentre e con riguardo ai quattro pazienti le cui condizioni di salute non ne consentono le immediate dimissioni, i provvedimenti in questione non escludono che l’accreditato operi in coordinamento, ove di impellente ed ineludibile necessità, con le autorità sanitarie competenti a tutela della salute degli stessi", concludono i giudici che si sono riservati una decisione nel merito.

L’Asl ed il sindaco avevano disposto la chiusura della clinica, per operazioni di sanificazione, ed il trasferimento di tutti i pazienti presso le loro abitazioni o altre strutture sanitarie dopo diversi casi di Coronavirus riscontrati. Villa delle Magnolie, in una nota, aveva sottolineato come "tutti i casi di positività al Covid 19, dei quali diversi asintomatici, sono stati rilevati presso il raggruppamento di riabilitazione neurologica e più precisamente in uno dei due piani del suddetto raggruppamento".

Inoltre, secondo quanto asserito dalla casa di cura, il personale sarebbe risultato negativo, circostanza che confermerebbe "che il contagio è avvenuto dall'esterno". Per la clinica "ben si poteva, in un’ottica di giusto contemperamento degli interessi, chiudere il reparto dedicato alla riabilitazione neurologica (procedura già prevista dalla Struttura per le operazioni di sanificazione e disinfezione) e consentire la prosecuzione delle attività nei restanti reparti ubicati in edifici autonomi".

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