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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Chiedono 1000 euro per il "club dei tifosi del Napoli" a imprenditore, ma si trattava di pizzo: due arresti

San Tammaro - I militari della Stazione Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno dato esecuzione ieri a decreto di fermo del Pubblico Ministero emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di due soggetti...

I militari della Stazione Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno dato esecuzione ieri a decreto di fermo del Pubblico Ministero emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di due soggetti (Gravante Cipriano nato a Casal di Principe il 10.03.1971; Pistone Sebastiano nato a Capua il 27.02.1989) per il delitto di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. I provvedimenti cautelari scaturiscono dalle indagini condotte trai mesi di dicembre 2015 e febbraio 2016, dai Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere sotto la direzione della DDA di Napoli, a seguito della denuncia sporta da imprenditore edile del comune di San Tammaro che già in passato aveva denunciato episodi analoghi. In particolare i due indagati, secondo il consolidato modus operandi, si erano dapprima presentati presso l’imprenditore, titolare anche di alcune strutture sportive, pretendendo, con il linguaggio tipico camorristico, che mettesse a disposizione la propria struttura “per fare giocare degli amici di casale” e successivamente, facendo riferimento alle precedenti denunce, lo ammonivano di non continuare a fare “la guerra con i compagni” pretendendo un “contributo per le famiglie dei carcerati. A riprova dell’aggressività degli indagati, gli stessi, oggetto di controllo di polizia nei pressi dell’impianto, ponendolo in collegamento con una possibile denuncia, lungi dal desistere dai propositi criminosi si presentavano nuovamente presso la persona offesa minacciandola e trasformando il “contributo” in una vera e propria richiesta estorsiva di 1000 euro.

Gli indagati avevano anche escogitato un modo per giustificare l’illecita richiesta di denaro, mascherandola quale quota di iscrizione ad un presunto “club di tifosi del Napoli” al fine di sviare eventuali sospetti ed imponendo all’imprenditore di trovare, tra i clienti della struttura sportiva, 100 aspiranti soci che versassero una quota di 10 euro ciascuno. A fronte del rifiuto dell’imprenditore di pagare vi erano vari tentativi di incontrarlo sulla pubblica via al fine di ricordargli la pretesa estorsiva che motivavano l’urgenza del provvedimento cautelare. Il provvedimento si colloca nell’ambito delle numerose indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed incentrate sul Comune di San Tammaro che già hanno portato allo scioglimento degli organi di quel comune, mantenendo viva l’attenzione all’evoluzione delle realtà criminali del territorio.

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