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Cronaca Cancello ed Arnone

CAMORRA No alla scarcerazione degli eredi di Zagaria e Bidognetti

La Cassazione rende note le motivazioni: sono accusati di estorsione

Sono considerati gli eredi dei boss Michele Zagaria e Francesco Bidognetti e per conto del clan dei Casalesi avrebbero estorto soldi a commercianti ed imprenditori: la Corte di Cassazione ha respinto le richieste di annullamento dell’ordinanza cautelare firmata nel marzo scorso a carico di Annibale Tummolo, 51 anni di Teverola, Biagio Ianuario, 41 anni di Capua, Antonio Santamaria, 43 anni di Cancello ed Arnone, Giovanni Sciorio, 47 anni di Cancello ed Arnone. Nelle motivazioni della decisione rese note in questi giorni, gli ermellini ritengono sussistenti le basi che hanno portato all’emissione dei provvedimenti cautelari. 

ECCO LE CONDANNE CHE RISCHIANO

L'indagine, condotta dal luglio 2014 al maggio 2015, è stata condotta attraverso la raccolta delle dichiarazioni testimoniali delle vittime di estorsione e l’analisi delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ed ha consentito di ricostruire ed attribuire ai destinatari del provvedimento 15 episodi estorsivi, commessi dal 2006 al 2013 in danno di 3 imprenditori di Cancello ed Arnone (il proprietario di una ditta di alimentari, il titolare di un ristorante e quello di un supermercato).

L’attività investigativa ha permesso di riscontrare che il controllo delle attività estorsive, sul Comune di Cancello ed Arnone, veniva mantenuto dal Clan senza soluzione di continuità, con un vero e proprio “passaggio di testimone” operato dai vari indagati, referenti della zona, nei rispettivi periodi di detenzione. Il modus operandi con cui venivano effettuate le estorsioni prevedeva la richiesta in media di somme comprese tra i 500 e i 1500 euro, dovute dagli imprenditori in coincidenza delle festività del Natale, Pasqua e Ferragosto. 

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