Trent'anni di carcere per i due boss dei Casalesi
La Cassazione respinge i ricorsi presentati dagli imputati
Riscorso respinto. La Cassazione mette, dunque, la parola fine al processo per l’omicidio di Paolo Letizia, il 21enne di Casal di Principe scomparso la sera del 19 settembre 1989, il cui corpo non è stato mai più ritrovato. Dovranno quindi scontare trent’anni di carcere a testa Salvatore Cantiello, alias Carusiello, e Giuseppe Russo, alias Peppe ‘o padrino, così come deciso in Corte d’Appello.
Secondo la ricostruzione della Dda Paolo Letizia fu rapito, torturato, strangolato e, poi, schiacciato con un trattore. A parlare coi magistrati della Dda, permettendo di riaprire il caso, fu un vecchio amico di Paolo, Francesco Della Corte, divenuto collaboratore di giustizia: “Seppi che Paolo era stato torturato nel tentativo di fargli confessare il suo legame con i bardelliniani e che dopo averlo ammazzato Cicciariello gli passò sopra con il trattore”. I due boss del clan dei Casalesi sono stati condannati anche al risarcimento delle spese legali ai familiari della vittima.