Casapulla, in arrivo la compostiera di comunità da 80 tonnellate

In dirittura d’arrivo a Casapulla un progetto che prevede l’installazione di una compostiera di comunità da 80 tonnellata. Il bando della Regione Campania fu all’epoca suggerito all’amministrazione comunale dal locale meetup dei 5 Stelle e il sindaco Michele Sarogni aderì immediatamente alla manifestazione di interesse, incaricando l’assessore Anna Di Nardo di seguirne tutta la pratica. La delegata all’Ambiente nei giorni scorsi ha avuto la notizia che il progetto è stato approvato e che a breve si passerà alla fase attuativa. In verità la data di consegna – prima di un prefabbricato che lo preservasse dalle intemperie – e quindi dell’impianto vero e proprio, era previsto per il 17 gennaio scorso, ma alcuni intoppi burocratici hanno rallentato la tabella di marcia.

“Fatte le debite proporzioni – osserva l’assessore Di Nardo – abbiamo già sperimentato questo tipo di servizio nelle scuole e la risposta avuta dal comportamento dei bambini ci ha spinto ad allargare la fascia di utenza a tutta la cittadinanza”.

In pratica nella compostiera che sarà gestita da due operai del Consorzio Unico di Bacino Napoli-Caserta e che funzionerà dal lunedì al venerdì per 4 ore giornaliere, può essere conferita gran parte della porzione umido e l’impianto restituirà il compost che potrà essere sfruttato dai cittadini stessi. L’amministrazione comunale avrebbe pure individuata l’area di installazione, vale a dire a destra del Viale del Silenzio – in prossimità del canile comunale – ma c’è bisogno del nulla osta della Regione per ratificarne il posizionamento.

“Il tutto – prosegue la delegata Di Nardo – è stato realizzato con un progetto in house grazie ai tecnici ed impiegati del comune ed oggi ci troviamo a fronteggiare un problema molto delicato che potrebbe decisamente apportare benefici da un corretto funzionamento di tutto l’iter”.

“Abbiamo fatto un buon lavoro – interviene il sindaco Sarogni – anche se siamo coscienti che tanto ancora resta da fare, soprattutto ai fini educativi di una società spesso ancora disattenta verso il tema ambientale. Un piccolo passo avanti nel considerare il rifiuto come risorsa per la nostra città che auspichiamo sempre più ‘green’.