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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Le mani dei Casalesi su Sperlonga: “Case vacanze per riciclare i soldi”

L’informativa dei carabinieri depositata nel processo al sindaco. Gli interessi del clan sulla speculazione edilizia

Gli interessi dei Casalesi sulla speculazione edilizia a Sperlonga. E' quanto emerge da un'informativa dei carabinieri depositata nel corso del processo a carico del sindaco della città del Sud Pontino Armando Cusani, finito alla sbarra per la lottizzazione abusiva per quanto riguarda il piano integrato di Sperlonga.

Secondo l'accusa tra il 1999 ed il 2010 il Comune e la Regione avrebbero dato il via ad un incremento del 133% delle volumetrie previste dal Prg ed a una riduzione dal 90% al 42% della volumetria a beneficio dell'edilizia residenziale. Insomma, un affare ghiotto per i professionisti del mattone e per il clan che dall'agro aversano sono partiti alla volta del Sud Pontino. Uomini vicini ai clan Zagaria, Bidognetti, Moccia, Belforte, Nuvoletta, Setola, secondo quanto riferito dai carabinieri nell'informativa riportata da Il Fatto Quotidiano.

Secondo i militari l'ipotesi è che la camorra abbia riciclato i propri proventi nella costruzione delle case vacanze. E nel mirino dei carabinieri, con l'informativa finita sulle scrivanie della Dda di Roma, ci sono imprenditori, professionisti, immobiliaristi, persone vicine agli esponenti dei Casalesi che avrebbero acquistato le villette per riciclare i soldi del clan. Dal mosaico ricostruito dai carabinieri emergono "una serie di relazioni (…) la cui convergenza e ridondanza porta ad escludere fattori di casualità ed ad ipotizzare una vera e propria rete di relazioni ed interessi". 

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