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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Cipriano d'Aversa

Casa in affitto al boss latitante, padre e figlio agli arresti domiciliari

Riqualificato il reato da associazione a delinquere di stampo mafioso a concorso esterno. Torna a casa anche 'Nanduccio dei camion'

Arresti domiciliari per l'ausiliare del traffico di San Cipriano d'Aversa, il 57enne Raffaele Cristiano, e per suo figlio Antonio di 30 anni coinvolti nell'inchiesta della Dda che ha inferto un duro colpo al clan Angelino di Caivano. È quanto deciso dai giudici della dodicesima sezione del Riesame del tribunale di Napoli che hanno accolto l'istanza di riqualificazione del reato da associazione a delinquere di stampo mafioso a concorso esterno, avanzata nell'interesse dei due indagati dall'avvocato Domenico Della Gatta. I due congiunti sanciprianesi, per i magistrati antimafia, avrebbero favorito la latitanza del capo del gruppo criminale Antonio Angelino, individuato e arrestato il 9 luglio 2023 in una villetta ad Ischitella a Castel Volturno pressa in affitto proprio da Raffaele Cristiano per 1500 euro mensili.

Lì è stato scovato il boss caivanese detto Tibiuccio dopo una latitanza di circa un mese. Antonio Cristiano è legato sentimentalmente alla nipote di Angelino. I due indagati sono stati destinatari il 12 marzo scorso di un provvedimento cautelare disposto su delega del procuratore distrettuale di Napoli, Nicola Gratteri ed eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, nei confronti di 14 persone  accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione.

Arresti domiciliari anche per Ferdinando Sorvillo, detto 'Nanduccio dei camion', 46enne di Orta di Atella titolare della società DB Truck. La Dda partenopea gli contesta il reato associativo e le estorsioni. Riscuoteva le tangenti di alcuni imprenditori edili seguendo le direttive degli altri sodali. Riscosse 2000 euro da "quello del cemento" in due trance. Assistito dagli avvocati Ferdinando Letizia e Anna Tartaglione.

In particolare, dalle attività investigative sarebbe emersa la perdurante operatività del clan Angelino, egemone nel campo delle richieste estorsive in danno di imprenditori e commercianti tra Caivano e i comuni limitrofi.

Dalle indagini, che riguardano il periodo tra maggio e novembre 2023, i militari hanno riscontrato un vero e proprio rastrellamento delle realtà economiche del territorio (Caivano e zone limitrofe) da sottoporre a estorsione: sono infatti ben 36 gli episodi estorsivi consumati o tentati dal clan Angelino documentati.

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