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Cronaca Marcianise

Parcheggiatore e figlio restano in carcere per tentato omicidio

I due hanno investito e provocato lesioni gravissime ad un 17enne

Restano in carcere Giuseppe e Gianfranco Rinaldi, padre e figlio arrestati il 28 gennaio con l’accusa di tentato omicidio. Il primo, 45enne parcheggiatore abusivo noto a Caserta come “peppe a tigre”, assieme al figlio nell’ottobre dello scorso anno aveva inseguito e investito un 17enne che viaggiava sul suo scooter, come ‘resa dei conti’ in seguito ad una rissa avvenuta in piazza Dante a Caserta.

Il ragazzo, B.F.J., era finito in coma farmacologico per alcuni giorni. Dopo il risveglio in ospedale aveva raccontato ai genitori e ai carabinieri l’esatta dinamica di quella serata finita nel sangue, che dopo le indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere ha portato all’arresto dei due Rinaldi.

LA RICOSTRUZIONE DEL TENTATO OMICIDIO

Nella mattinata di giovedì il gip ha quindi confermato l’arresto, padre e figlio resteranno in carcere in attesa di un eventuale ricorso al Riesame. Un dramma che ha colpito duramente la famiglia del 17enne, che si è affidata all’avvocato Nicola Musone per seguire la vicenda. “Mio figlio è stato lasciato a terra, agonizzante, dopo essere stato travolto deliberatamente – ha denunciato la madre del ragazzo - E’ rimasto sul selciato per diverse decine di minuti. Quando è arrivato in ospedale era in fin di vita, a pochi minuti dalla morte. Ora dovrà fare i conti con i danni permanenti provocati da questa azione assurda e criminale – è l’accusa della donna - I medici non sono ottimisti sulle sue condizioni, dovrà sottoporsi ad una lunga rieducazione”.

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