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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Uno stipendio da 7mila euro al mese per il ras in cella

La Cassazione conferma i rapporti di Napolitano con il clan Belforte fino al 2013

Era in cella ma percepiva uno stipendio dal clan di 7-8mila euro mensili. Per questo i giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso presentato da Felice Napolitano, esponente del clan Belforte, che chiedeva di spostare la data di cessazione di partecipazione al sodalizio dei Mazzacane al 2007 e non al 2013.

Questo in virtù di una sentenza del 2015 in cui gli ultimi episodi delittuosi contestati sarebbero collocati tra il 2007-2009. Ma per la Cassazione "gli elementi probatori acquisiti consentivano di affermare il legame di Napolitano al clan Belforte, che lo stato di detenzione, come evidenziato dalle dichiarazioni del collaborante Nocera, non aveva interrotto, tanto è vero che continuava a essere sostenuto economicamente dai vertici della sua consorteria camorristica, che gli corrispondevano somme di ammontare annuo comprese tra i 7.000 e gli 8.000 euro. Tali conclusioni venivano corroborate dai documenti sequestrati dai quali si evinceva che Napolitano era tra i soggetti ai quali veniva 'stabilmente assegnata una quota mensile elevata'".

Pertanto il ricorso è stato dichiarato inammissibile con la condanna di Napolitano al pagamento di 2mila euro in favore della cassa delle Ammende.

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