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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Camorra e riciclaggio per Zagaria: assolto Inquieto

Per l'accusa ha reimpiegato i capitali del boss e favorito la sua latitanza. Il pm aveva chiesto 6 anni

Assolto per non aver commesso il fatto. Il gup di Napoli Giuseppe Sepe ha scagionato Giuseppe Inquieto dall'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e riciclaggio dei proventi illeciti del boss Michele Zagaria.

Inquieto era stato arrestato nell'aprile dell'anno scorso in seguito ad un blitz della Dia che aveva portato in manette anche suo fratello Nicola, considerato dagli inquirenti come la persona che avrebbe ripulito i soldi di Capastorta nelle sue imprese in Romania, per il quale si sta celebrando un processo al tribunale di Napoli Nord. Il Riesame, poi,  annullò il provvedimento cautelare spiccato nei suoi confronti.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti Inquieto, di 49 anni, avrebbe curato gli interessi economici di Michele Zagaria, favorendone l'insinuazione nel tessuto economico-imprenditoriale attraverso aziende riconducibili al capoclan, tra cui la Inab Metal S.a.s. Inoltre si sarebbe occupato anche della latitanza di Zagaria costruendo alcui dei bunker dove Zagaria si nascondeva prima del suo arresto nel dicembre 2011 in via Mascagni a Casapesenna, a casa di un alttro Inquieto, Vincenzo, fratello di Nicola e di Giuseppe. 

Accuse per cui il pm della Dda Maurizio Giordano ha invocato la pena ad oltre 6 anni di reclusione. Ma il giudice Sepe ha accolto le istanze del suo difensore ed ha assolto Giuseppe Inquieto per non aver commesso il fatto. Il 49enne venne coinvolto anche nell'inchiesta sugli interessi di Zagaria all'interno del centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta ed accusato di essere l'intestatario fittizio di alcune aziende riconducibili allo stesso boss dei Casalesi. Anche in quella circostanza è stato assolto. 

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