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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Infiltrazioni dei Casalesi negli appalti: tre condanne e due assoluzioni

Il gup ha inflitto 6 anni al nipote di Sandokan in continuazione con la sentenza 'Normandia'. Assolti padre e fratello

Tre condanne e due assoluzioni. Questo il verdetto del gup Vinciguerra, del tribunale di Napoli, al termine del processo, celebrato in abbreviato, riguardante le infiltrazioni del clan dei Casalesi negli appalti pubblici. 

Il giudice ha inflitto 6 anni a Nicola Schiavone, 45 anni detto 'o russ nipote del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, in continuazione con una precedente condanna inflitta nell'ambito del procedimento 'Normandia'; 4 anni per Alessandro Ucciero, 53 anni di Villa Literno; 3 anni per Vincenzo Mosca. Assolti Luigi ed Isidoro Schiavone, rispettivamente padre e fratello di Nicola, entrambi difesi dall'avvocato Mario Griffo. Nel collegio difensivo sono stati impegnati anche gli avvocati Carlo De Stavola e Domenico Della Gatta.

Secondo la Dda, rappresentata in giudizio dal pm Graziella Arlomede che aveva invocato 5 condanne, Nicola Schiavone, dopo la sua scarcerazione nel 2019, avrebbe contattato diversi imprenditori considerati, a vario titolo, beneficiari di un accordo economico-criminale con il clan dei Casalesi, per ottenere forniture di materiali o l'esecuzione di appalti pubblici. 

Tra le persone che vennero convocate c'erano anche coloro che ebbero in prestito denaro, al fine di chiederne la restituzione. Per la Dda, Schiavone avrebbe gestito tramite prestanome una società attiva nel settore degli appalti pubblici, che si occupava di lavori edili con la pubblica amministrazione mediante contratti di avvalimento non avendo attestazioni Soa, essendo l'azienda di nuova costituzione.

Gli imputati rispondevano, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, riciclaggio ed autoriciclaggio. 


 

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