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Cronaca

Scandalo rifiuti. Il figlio di De Luca incontra l'ex camorrista 'infiltrato'

Il fratello Piero è il capolista nella lista del Pd a Caserta

Il 15%. Sarebbe questa la percentuale in tangente da far incassare ai politici per poter vincere un appalto per lo smaltimento delle ecoballe. È il quadro che emerge dall’inchiesta condotta da Fanpage e che tira in ballo Roberto De Luca, assessore comunale a Salerno, figlio del governatore della Campania Vincenzo e fratello di Piero De Luca, candidato come capolista Pd a Caserta.

L'ex camorrista pentito Nunzio Perrella, che fa da 'agente provocatore' fingendosi imprenditore del settore rifiuti interessato a un appalto per lo smaltimento delle ecoballe, quantifica la presunta tangente: "Comunque dentro a questo 11-12 per cento è comprensivo pure Roberto, è così?". Risponde il commercialista Francesco Colletta, amico di Roberto: "Dieci, quindici non undici". Perrella: "E' comprensivo pure Roberto?". Colletta: "Sì massimo il 15".

Roberto De Luca è indagato l'ipotesi di corruzione per la presunta promessa di denaro formulata dal finto imprenditore. Gli altri indagati sono Luciano Passariello, consigliere regionale di FdI e candidato alla Camera, Agostino Chiatto, il consigliere delegato della Sma Campania Lorenzo Di Domenico, il commercialista Carmine Damiano e gli imprenditori Nunzio Perrella, Rosario Esposito, Antonio Infantino. Nell'inchiesta sono indagati gli stessi giornalisti di Fanpage che si sono finiti imprenditori interessati a sversare illegalmente i rifiuti.

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