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Camorra, i tentacoli anche a Caserta e Santa Maria. Il pentito: "Soldi investiti nei parcheggi"

Il libro mastro di Ciccio 'e Brezza nascosto in camera da letto. Nomi e cifre dalle tangenti ai politici agli investimenti

Non solo le mazzette per le campagne elettorali ai politici “amici” di Capua ma anche investimenti a Caserta, Santa Maria Capua Vetere e nell'alto casertano. C'è di tutto, nomi e cifre, nel "libro mastro" di Francesco Zagaria, alias Ciccio 'e Brezza, il colletto bianco legato al capoclan Michele Zagaria che da Casapesenna ha allungato i tentacoli del clan sulla città di Ettore Fieramosca e non solo.

Ciccio 'e Brezza, che ha iniziato da circa un anno e mezzo a collaborare con la giustizia, ha fatto rinvenire presso la sua abitazione, nascoste in camera da letto e ben sigillate, le sue scritture contabili, una sorta di libro mastro in cui sono indicati i nomi e le cifre dei suoi investimenti e delle tangenti pagate ai politici. Un manoscritto che, analizzato anche dal Racis, ha confermato la sua redazione intorno al 2017 confermandone l’autore. Insomma, quelle sono le memorie scritte del colletto bianco.

Oltre a riferirne sui contenuti è stato lo stesso Zagaria a spiegare agli inquirenti lo scopo. "La finalità di questo scritto era principalmente destinata ai miei familiari in quanto volevo che loro sapessero dove fossero stati investiti ingenti miei risparmi, in modo da consentire loro di percepirne i profitti del caso", ha spiegato. Una necessità “nel caso in cui mi fosse successo qualcosa di irrimediabile, un arresto oppure una mia morte”. Oltre al plico fatto rinvenire Zagaria ha riferito di aver occultato altri "pizzini" sparsi in altre zone di casa sua e presso abitazioni di altre persone.

Comunque sia, oltre ai soldi per le campagne elettorali delle regionali del 2015 e delle amministrative di Capua, tangenti elargite per sostenere pezzi della politica capuana in cambio di appalti, Zagaria nel memorandum fa emergere anche altre forme di investimento che da Capua arrivano anche nel cuore del Capoluogo. Al secondo foglio del manoscritto, infatti, si fa riferimento a "390.000 euro di soldi delle slot investiti nel parcheggio di Caserta", al centro di Caserta. Ed ancora i tentacoli di Ciccio 'e Brezza erano arrivati anche su Santa Maria Capua Vetere, sempre nella gestione dei parcheggi, all'alto casertano, mentre altre somme, circa 270mila euro, erano state destinate l'acquisto di terreni su cui costruire a San Prisco.

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