Camorra ed ortofrutta, arriva la sentenza per Del Vecchio
Coinvolto nell'inchiesta La Paganese sull'imposizione del trasporto su gomma per i mercati
Associazione a delinquere di stampo mafioso ed illecita concorrenza. Erano queste le accuse per cui Francesco Del Vecchio era finito sotto processo nell'ambito dell'inchiesta sulle infiltrazioni ed i condizionamenti del clan dei Casalesi, in particolare della fazione Schiavone, nelle attività dei principali mercati ortofrutticoli del centro sud, dove veniva imposta la ditta La Paganese per il trasporto su gomma.
Un processo nato da una costola dell'inchiesta "Sud Pontino" nella quale vennero coinvolti e condannati il padre, Paolo Del Vecchio, ed il fratello, Carlo Del Vecchio. E per proprietà transitiva e le dichiarazioni del collaboratore Gianluca Costa che è finito sotto processo anche Francesco Del Vecchio.
Nel corso del processo, però, il quadro accusatorio è stato letteralmente demolito dagli avvocati difensori Giuseppe Stellato e Nando Letizia, al punto che lo stesso pubblico ministero Giordano aveva chiesto l'assoluzione per l'imputato. Oggi l'arringa dei legali che hanno ribadito come sia il Riesame sia il Tribunale delle Misure di Sorveglianza avessero stigmatizzato sulle circostanze che avevano portato all'arresto e poi al processo Francesco Del Vecchio. Nel pomeriggio il collegio presieduto dal giudice Francica ha emesso la sentenza di assoluzione.
