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Cronaca Mondragone

CAMORRA “Io comando lo stesso, anche dal carcere”

Lo sfogo di Augusto La Torre dopo la mancata scarcerazione

La sua scarcerazione, tanto attesa, era stata bloccata dalla Procura Antimafia che non era per nulla convinta che la sua collaborazione fosse stata “esaustiva”. Soprattutto perché Augusto La Torre, capo dell’omonimo clan operante su Mondragone e l’hinterland, non aveva mai parlato del suo ‘tesoro’ nascosto, pensano gli inquirenti, fuori dall’Italia.

E per La Torre, che nel 2011 aveva avuto anche la possibilità di uscire dal carcere con un permesso premio, il ‘colpevole’ della mancata scarcerazione era proprio il magistrato della Dda D’Alessio. E nel corso di un colloquio col fratello Antonio si è sfogato proprio su questo: “D’Alessio deve sapere che se anche se sto al 41bis comando lo stesso e posso sempre far fare una brutta fine alle persone”.

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