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Cronaca Maddaloni

CAMORRA Sequestrato pizzino in carcere coi negozi per le estorsioni

Il boss emergente lo stava consegnando alla moglie

Due pizzini che il boss ha cercato di passare alla moglie ed alla sorella mentre è detenuto in carcere. L’episodio vede protagonista Antonio Mastropietro, finito in manette nei giorni scorsi nell’operazione della polizia contro il gruppo criminale che gestiva lo spaccio di droga a Maddalena.

I pizzini in carcere

Il 18 febbraio 2017 Mastropietro passava alla moglie ed alla sorella, durante il colloqui, due pizzini. Il personale della polizia penitenziaria se ne accorgeva di uno che veniva sequestrato. Sullo stesso vi erano annotati i nomi di alcuni esercizi commerciali di Maddaloni ‘storicamente’ sottoposti ad estorsione con l’indicazioni delle tangenti da pagare. Episodio che, secondo la Procura antimafia, dimostra come Mastropietro aveva preso le redini del clan dopo l’arresto di Antonio Esposito.

“Se butta fiato, lo scocozzo”

Mastropietro, nonostante sia in carcere, si erge a “boss di rilievo”. E nel commentare con la moglie proprio la gestione dei soldi, afferma riferendosi ad Aniello Zampella, uno degli arrestati nella maxi indagine: “Se butta fiato lo scocozzo”. E la moglie risponde: “Io al piccolino gli ho detto che si deve stare un poco calmo perché le cose non vanno bene”. Chiosa Mastropietro: “Dici al piccolo che lui è il prossimo” mimando con le mani l’ammanettamento. Una previsione non sbagliata.

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