CAMORRA 54 anni di carcere a 4 esponenti del clan

La Corte di Cassazione ha confermato quattro condanne per un totale di 54 anni di carcere a carico di altrettanti esponenti del clan Mazzara di Cesa, alleato della famiglia Schiavone di Casal di Principe. Il ricorso era stato presentato dagli avvocati difensori di Amedeo Mazzara, 70 anni di Cesa; Giovanni Mazzara, 60 anni di Casa; Nicola Mazzara, 63 anni di Cesa; Giuseppe Duilio, 60 anni di Cesa; Tammaro Scarano, 32 anni di Aversa che erano stati condannati dalla Corte d’Appello di Napoli per una serie di estorsioni commesse ai danni di imprenditori dell’agro aversano.

In particolare, attraverso le dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia e le conversazioni intercettate, oltre alle deposizioni delle persone offese, i giudici avevano ritenuto che “i fratelli Mazzara, unitamente a Duilio e Scarano, facessero parte di una organizzazione camorristica operante nel territorio di Cesa. Secondo i giudici di merito detta organizzazione capeggiata dai predetti fratelli aveva visto dapprima Amedeo Mazzara operare quale capo zona del gruppo della Nuova Famiglia facente capo a Antonio Bardellino e, poi, dopo essersi staccato ed avere autonomamente operato unitamente ai fratelli nel territorio di Cesa, raggiungere un accordo con il clan dei Casalesi e gli Schiavone in particolare, in virtù del quale i proventi delle attività estorsive sul territorio di Cesa venivano suddivisi tra i due gruppi”.

La Cassazione ha deciso però di stralciare la posizione di colui che veniva indicato come capo clan, Amedeo Mazzara, inviata a nuovo ruolo, che era stato condannato a 20 anni di carcere: per lui sarà necessaria l'acquisizione di ulteriori atti ed un “necessario approfondimento istruttorio”. Confermate invece le condanne per gli altri 4 imputati: Giovanni Mazzara a 15 anni e 3 mesi; Nicola Mazzara a 18 anni; Giuseppe Duilio a 9 anni; Tammaro Scarano a 13 anni.