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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Cipriano d'Aversa

Martinelli accusato dal figlio di Sandokan: "Da lui i soldi di droga ed estorsioni"

Spunta una lettera di Walter Schiavone in cui indica il "Barone". Gli incontri al bar con Carmine raccontati dai pentiti

Emilio Martinelli, figlio del boss dei Casalesi Enrico, arrestato venerdì dalla Squadra Mobile di Caserta aveva rapporti con i rampolli di casa Schiavone, in particolare con i figli di Sandokan. 

Del suo ruolo ha parlato Walter Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi, in una lettera inviata al Riesame dopo il suo arresto per l'inchiesta sul business della mozzarella. Nella missiva, Walter indica Martinelli - noto come il "Barone" - tra le persone di cui si è avvalso per la ricezione dei proventi illeciti derivanti dallo spaccio di droga e dalle estorsioni. Per gli inquirenti della Dda la frequentazione si colloca tra il 2016 ed il 2017.

Non solo. Un altro collaboratore di giustizia, Eduardo Di Martino, ha riferito anche di incontri avvenuti in un bar tra il giovanissimo Martinelli, all'epoca poco più che ventenne, e Carmine Schiavone, altro figlio di Sandokan. Nel corso di uno di questi incontri Martinelli si era lamentato della mancata corresponsione dello stipendio al padre detenuto. Il collaboratore Raffaele Maiello, invece, riferisce di uno screzio tra Martinelli e lo stesso Carmine Schiavone per un'estorsione realizzata dal 'barone' senza il permesso. 

Per la Dda, Martinelli inizia la sua carriera all'interno del sodalizio camorristico in posizione subordinata e grazie ai suoi legami familiari. Poi via via acquista una posizione di maggiore prestigio sostenendo le rivendicazioni dell'ala sanciprianese e rivendicando un potere sempre maggiore che gli fa guadagnare le antipatie degli elementi delle famiglie 'storiche' degli Schiavone e dei Bidognetti. 

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