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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Buvette dell'ospedale in odore di camorra, la Dda non trova le prove: "Assolveteli"

La richiesta della Procura nel processo a carico dei Petruolo e di Glorioso

Quattro richieste di assoluzione sono state avanzate questa mattina nel corso della sua requisitoria dal pubblico ministero della Dda Luigi Landolfi nel processo per l'affidamento in odore di camorra della buvette dell'ospedale di Marcainise che si sta svolgendo dinanzi al collegio presieduto dalla dottoressa Stravino al tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

La Procura antimafia, dunque, ha ritenuto non sussistenti le prove a carico di Giuseppe, Antonio e Salvatore Petruolo oltre che per Alessandro Glorioso, che gestiva con un sub-contratto il bar. La richiesta di assoluzione è stata basata sull'assenza del dolo nel reato di occupazione abusiva del bene pubblico.

L'istruttoria, così come condotta, non ha permesso alla Dda di dimostrare che vi siano stati pagamenti di ratei estorsivi né che i canoni siano poi effettivamente finiti nelle casse del clan Belforte. L'udienza è stata poi aggioranta per le discussioni degli avvocati difensori Mariano Omarto, Angelo Raucci, Umberto Elia, Antonio Nicolò, Pasquale Raucci, oltre alla parte civile, costituita per l'Asl, Giuseppe Stellato.

“Le conclusioni odierne del pubblico ministero - commenta l'avvocato Mariano Omarto - ratificano ed in un certo modo convalidano quella che fu l’ordinanza del Tribunale del Riesame la quale, recependo la prospettazione difensiva, annullò la misura cautelare a carico dei Petruolo parlando apertamente di una controversia tipicamente civilistica e non già di natura penale. Aspetteremo la sentenza del collegio che è la cosa che più interessa" ha concluso il legale.

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