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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Vitulazio

Bruciata la macchina al cugino del capozona dei Casalesi

I fratelli Ligato senza paura: "A questo lo prendo e lo sparo proprio"

Il territorio è il territorio e lì c'erano loro: i fratelli Felicetta ed Antonio Raffaele Ligato, figli del boss Raffaele Ligato e prosecutori della dynasty criminale nei comuni di Pignataro Maggiore e limitrofi. E non importava se l'avversario di turno, vuoi nel traffico di stupefacenti o per le pompe funebri, avesse parentele con esponenti di rilievo del clan dei Casalesi: era con i Ligato che dovevano fare i conti perché lì comandavano loro.

E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare con cui i due rampolli di casa Ligato sono finiti in manette insieme ad altri. Tra le intercettazioni finite al vaglio degli inquirenti c'è anche quella per il raid subito dal cugino di Maurizio Fusco, ritenuto dagli inquirenti come il referente del clan Schiavone su Vitulazio.

I due fratelli sono in auto e sono in giro per Vitulazio quando agli occhi di Felicetta balza un manifesto funebre fatto da una ditta ritenuta vicina proprio a Fusco. La rabbia sale e Felicia Ligato incita il fratello a convocare il responsabile: "Lo devi acchiappare e lo devi affogare al collo e gli devi fare una rotta d'ossa". Poi prosegue e ribadisce: "lo fai venire da te e gli dai due buffi in bocca". E la spavalderia dei Ligato emerge anche dal fatto che sanno bene con chi hanno a che fare ma a Felicetta "passa per il c... che sei parente a questo e a quello ... è inutile che vai tu sopra ... Falolo venire a casa come facevamo prima". 

La risposta di Raffaele Ligato non si fece attendere: "Io a questo mo lo prendo e lo sparo proprio". A ciò si aggiunge il rancore perché la stesssa persona è un loro concorrente anche nello spaccio di stupefacenti: "mi sta togliendo il pane di bocca". E dunque, in questo clima matura la vendetta. All'uomo verrà bruciata la macchina, una Fiat Stilo.   

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