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Cronaca Casal di Principe

Il boss Russo resta al 41 bis: 'incastrato' da una intercettazione

Rigettato il ricorso presentato dagli avvocati: dovrà anche pagare 3mila euro

Il boss Francesco Russo resta al 41bis. I suoi avvocati avevano presentato un ricorso contro l'ordinanza di proroga del 'carcere duro' emessa nei suoi confronti dal tribunale di sorveglianza di Roma ma la settima sezione della Cassazione ha deciso di dichiarare inammissibile il ricorso.

I legali avevano parlato di 'regolare condotta tenuta in carcere' e ma non c'è stato modo di convincere gli Ermellini: ci sarebbe infatti una conversazione, intercettata dagli investigatori, che dimostrerebbe "la capacità di Russo a mantenere collegamenti con il sodalizio di appartenenza". 

Quindi per evitare che Russo possa riavvicinarsi all'organizzazione dei Casalesi è stato confermato il 41 bis. E ora il boss dovrà anche pagare 3mila euro in favore della cassa delle ammende. Russo, difeso dagli avvocati Carlo De Stavola e Giovanni Cantelli, ha una condanna in Appello di 16 ani e 6 mesi. 

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