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Cronaca San Cipriano d'Aversa

Il boss dei Casalesi resta al carcere duro

Respinto il ricorso di Basco: "Ha ancora contatti con il clan di riferimento"

Il boss dei Casalesi Antonio Basco resta al carcere duro. E' quanto ha disposto la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dal 49enne di San Cipriano d'Aversa contro le disposizioni del magistrato di sorveglianza sulla proroga del regime al 41 bis.

Per i giudici "risultano coerentemente valutati e indicati in senso sfavorevole gli elementi che hanno indotto a respingere le doglianze nell'interesse del Basco. Né vale il richiamo alla assenza di contatti concreti ed attuali tra l'istante ed il gruppo di riferimento alla luce della biografia dell'istante stesso e della finalità della misura protesa, infatti, ad evitare possibili contatti tra costui e il nucleo delinquenziale di riferimento".

Il Tribunale ha evidenziato che Basco era parte del gruppo Iovine-Caterino e legato da vincoli di parentela a Pasquale Spierto, elementi di rilievo del gruppo casalese, oltre ad essere stato attinto da un'ordinanza per l'omicidio del vigile urbano Antonio Diana, fatto egualmente rilevante e che "associato alla mancata presa di distanza dal circuito criminale di riferimento - dicono gli Ermellini - ha indotto a ritenere attuale il rischio di contatti e di collegamenti con la criminalità specifica".

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