rotate-mobile
Cronaca

Biodigestore, il Tar mette alle strette il Comune. "Chiarezza sulla localizzazione"

L'ordinanza del giudice: "Ponteselice o Mastellone, l'Ente dica dove sarà realizzato"

Il Tar della Campania impone al Comune di Caserta di 'annunciare' ufficialmente dove si vorrà costruire il biodigestore. E' questo - in sintesi - quanto ha detto il giudice Vincenzo Salomone (Sezione Prima) nell'ordinanza emessa dopo il ricorso presentato dai Comuni di San Nicola La Strada, Casagiove, Recale e Capodrise, insieme al Circolo Legambiente Caserta e al Movimento Speranza per Caserta, tutti rappresentati e difesi dall'avvocato Paolo Centore, contro il Comune di Caserta. Nel ricorso i ricorrenti hanno fatto presente che la Regione Campania ha approvato un finanziamento, in favore del Comune di Caserta, per la progettazione e la costruzione di un impianto di trattamento di rifiuti umidi per l'importo complessivo di 26 milioni e 500mila euro. In sede di approvazione del progetto definitivo è stata fissata la localizzazione dell'impianto in località Ponteselice ma ci sono state una serie di censure proprio sul 'dove' debba essere realizzato l'impianto. Già negli anni scorsi il giudice aveva "ordinato all’ente locale casertano di depositare una relazione illustrativa in relazione al procedimento, dalla quale si evincessero anche gli eventuali sviluppi procedimentali successivi all’atto impugnato" e lo stesso Ente oggi guidato dal sindaco Carlo Marino "evidenziava una serie di criticità connesse alla localizzazione dell’impianto e prospettava la possibilità di realizzarlo in località Mastellone". Pertanto con successiva ordinanza, depositata il 15 luglio 2021, il Tribunale ha disposto l’acquisizione di un’ulteriore relazione che chiarisse l’ulteriore sviluppo procedimentale della vicenda, ma il Comune non provvedeva al deposito. Dopo tre mesi la Sezione del Tar ha disposto incombenti istruttori, onerando il Comune di Caserta di produrre gli “atti e documenti in base ai quali l'atto impugnato è stato emanato, quelli in esso citati e quelli che l'amministrazione ritiene utili al giudizio, ivi compresi eventuali documentati chiarimenti in ordine alla ‘persistente attualità’ dell’approvazione e localizzazione dell’impianto per smaltimento dei rifiuti urbani denominato impianto di compostaggio con recupero di biometano”. Tuttavia il Comune di Caserta ha depositato solo gli atti relativi alla fase di progettazione tecnica, ma non i chiarimenti riferiti alla scelta della localizzazione dell’impianto.

Pertanto ecco la nuova ordinanza con la quale si ribadisce la necessità di "fornire i chiarimenti in questione e precisato che essi avrebbero dovuto includere anche la conferma della persistenza dell’interesse del Comune di Caserta alla contestata collocazione dell’impianto alla luce del Parere negativo della Soprintendenza di Caserta del 21 giugno 2022 e del decreto dirigenziale regionale del 10 agosto 2022 che ha confermato la sottoposizione a VIA del progetto dell’impianto di compostaggio". Il giudice ha detto che "ol Comune non ha ottemperato all’ordine, nondimeno il Collegio ritiene necessario acquisire la predetta documentata e dettagliata relazione, in quanto essenziale ai fini del decidere, anche alla luce dei sopravvenuti atti che sembrerebbero modificare gli assunti sulla base dei quali è stata adottata la delibera gravata, con l’avvertenza che dal persistente inadempimento dell’ente intimato si trarranno per la decisione argomenti di prova"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Biodigestore, il Tar mette alle strette il Comune. "Chiarezza sulla localizzazione"

CasertaNews è in caricamento