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Cronaca Teano

Una cooperativa agricola nel bene confiscato alla camorra

Il Consiglio Comunale approva il progetto da 600mila euro per i terreni di Pugliano

Il consiglio comunale di Teano, con 8 voti favorevoli e 3 astenuti, approva il progetto “Agri-cultura solidale”, un progetto presentato in risposta al bando “Beni confiscati alle mafie 2016” da circa 600mila euro, finanziato per l’80%.

Il progetto prevede l’implementazione dell’attività agricola sugli appezzamenti di terreno al momento inutilizzati, estendendo la coltura degli oliveti, la realizzazione di un piccolo frantoio funzionale anche alle coltivazioni presenti sul bene di Pugliano, la ristrutturazione dell’immobile di Pugliano, lo start-up di una nuova cooperativa, composta da giovani di Teano, che collaborerà alla realizzazione del progetto e all’accompagnamento del processo di integrazione di persone svantaggiate.

Una progettualità che restituirà dignità ai beni confiscati di Pugliano, attraverso un progetto imprenditoriale in grado di auto-sostenersi e un progetto sociale di grande respiro. "Sul nostro territorio mancano percorsi di inserimento nel mercato del lavoro in grado di valorizzare le capacità individuali per le fasce svantaggiate - commenta la consigliera Adele Passaretti, delegata ai Beni Confiscati - questo progetto potrà promuovere una realtà in grado di offrire un’opportunità di crescita sociale e lavorativa. Le tante belle parole che vengono pronunciate ogni qual volta si parla di beni confiscati, non rimarranno tali, ma potranno concretizzarsi in realtà".

Passaretti prosegue sottolineando come "noi come amministrazione abbiamo creduto in questo gruppo di “matti”, di idealisti, di giovani e meno giovani che credono di poter far le cose fatte bene, che credono di poter dare una possibilità a chi è stato meno fortunato nel suo percorso di vita e dopo essersi sporcato le mani con la terra sa che può farcela. Noi abbiamo il dovere di “rischiare” insieme a loro, di non essere davanti a loro per pronunciare solo belle parole, ma di essere al loro fianco sempre, per aiutarli nel momento di difficoltà ed incertezza, per alimentare quella speranza di cambiamento, quel pizzico di follia necessario per realizzare il sogno di riscatto.

Quattro anni e mezzo fa era tutto molto incerto, affidamenti temporanei , incertezza sul rinnovo, sulla proroga, poi la scelta di azzerare tutto, di dotare il Comune di un regolamento per la concessione d’uso dei beni confiscati, di procedere con avviso pubblico e di iniziare un percorso nuovo, nel rispetto delle regole, un percorso pieno di ostacoli, ma anche pieno di stimoli e di consapevolezza. Oggi sui beni confiscati di Pugliano si può parlare di futuro, di speranza, di una concreta possibilità, che spero le prossime amministrazioni possano continuare al alimentare. Io sarò sempre pronta ad assumermi il rischio della speranza. Il Natale porta con sè una certa magia e io spero che questa possa avvolgere la nostra comunità, aprendo i cuori di ognuno alla speranza e all'amore per la propria terra".

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