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Cronaca Marcianise

Scandalo Interporto, Barletta si difende dal giudice

Il patron dell'Ise è accusato di bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio

Il patron dell'Interporto Sud Europa si difende davanti al giudice. Giuseppe Barletta stamattina si è presentato, accompagnanto dal suo legale Mauro Iodice, dinanzi al gip Orazio Rossi che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare a suo carico dopo l'inchiesta della Guardia di Finanza che lo ha portato da giovedì scorso agli arresti domiciliari. 

Barletta ha risposto alle domande del magistrato cercando di chiarire la sua posizione. Con ogni probabilità nei prossimi giorni verrà presentata istanza al Riesame per rivalutare le esigenze cautelari. L'imprenditore è accusato di bancarotta fraudolenta ed autoriciclaggio relativamente alla gestione di 6 imprese del "Gruppo Barletta", al quale sono riconducibili circa 50 soggetti giuridici, anche esteri (con sede in Olanda e Austria).

L’ipotesi accusatoria è che dal 2006 il gruppo  Barletta, dopo essere stato individuato, dagli enti pubblici competenti, quale soggetto attuatore dell' "Accordo di programma" finalizzato alla realizzazione dell'lnterporto di Maddaloni-Marcianise, attraverso la costruzione del centro logistico intermodale e del centro commerciale Campania, ha posto in essere una strategia volta a distrarre le liquidità di alcune società del medesimo gruppo, che avevano gestito i progetti infrastrutturali e che nel tempo avevano dolosamente accumulato ingentissimi debiti tributario (per oltre 130 milioni di euro), anche attraverso ripetuti omessi versamenti delle imposte dovute. 

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