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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Grazzanise

Blitz nell'azienda bufalina, scatta il sequestro

Il titolare è stato denunciato

Denunciato il titolare di un allevamento per la realizzazione di opere abusive e per l'uso non adeguato degli effluenti di allevamento. E' scattato anche il sequestro di un'area di 6.500 metri quadrati adibita a recinto per le bufale.

I militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Castel Volturno, nell’ambito della campagna “Controlli 2022 sul dissesto idrogeologico e sul rispetto delle normative di tipo vincolistico, urbanistico/edilizio ambientale”, con particolare riferimento agli allevamenti zootecnici ricadenti nella fascia “A - Rischio Alluvione” del Piano Stralcio Difesa Alluvioni dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, si sono portati presso l’azienda bufalina in località “Torre degli Schiavi”, via Fiume Morto, a Grazzanise, dislocata in un’area distante circa 150 metri dal fiume Volturno.

Gli uomini in divisa hanno provveduto ad espletare un controllo sul rispetto della normativa di settore. Sul posto, dopo un’attenta ricognizione dell’intera struttura e della documentazione esibita, congiuntamente al personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Grazzanise, quest’ultimo intervenuto su richiesta dei militari, sono state rilevate tre irregolarità. La prima riguarda la realizzazione ex-novo di una strada per l’accesso al lato ovest dell’azienda (avente dimensione di 4 metri di larghezza e 60 metri di lunghezza) mediante innalzamento di quota pari a 1 metro rispetto al piano di campagna, utilizzando materiale riciclato, con formazione finale di un piazzale (avente un’area di 1.200 metri quadrati), all’interno di quello che in planimetria viene riportato come “recinto” per le bufale. Inoltre è stata ravvisata la presenza di una vasca liquami in terra battuta, di circa 800 metri quadrati colma di effluenti zootecnici solidi e liquidi, all’interno del medesimo recinto. Riscontrata inoltre la presenza di effluenti zootecnici, liquidi e solidi, all’interno del predetto recinto, con pericolo di tracimazione all’interno dei canali perimetrali, diretti verso il fiume Volturno distante a circa 150 metri.

Queste opere sono state realizzate all’interno dell’area denominata in planimetria quale “recinto per le bufale”, della estensione complessiva di circa 6.500 metri quadrati, in assenza di qualsiasi titolo abilitativo, quali Permesso di Costruire, Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.), Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) e/o autorizzazioni.

Pertanto, a completamento degli accertamenti, i militari hanno proceduto, ritenendo assunte le ipotesi di reato di utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento al di fuori dei casi previsti dalla normativa vigente e di realizzazione di interventi edilizi eseguiti in assenza di titolo autorizzativo, al sequestro probatorio e preventivo, a carico del titolare dell’allevamento, dell'area adibita a recinto della estensione di circa 6.500 metri quadrati con all’interno la nuova strada di accesso; il piazzale; la vasca liquami in terra battuta e liquami zootecnici solidi e liquidi ivi presenti. Il titolare dell’allevamento è stato deferito in stato di libertà.

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