Un nuovo 'carrozzone': 9 Comuni dicono sì, costerà almeno 300mila euro l'anno

Un nuovo Consorzio, una sorta di ‘azienda speciale’, che a prima vista sembra essere un altro carrozzone buono solo per fare un po’ di politica “old style” sul territorio, con assunzioni ed incarichi. Ci piacerebbe essere smentiti dai 9 sindaci dell’ambito socio C6 che hanno sottoscritto il verbale che accerta un’aumento della spesa a carico de Comuni di dieci volte ma che non per questo si sono fatti ‘intimorire’. A firmare il verbale in cui si parla della possibile costituzione del Consorzio per i Servizi sociali sono stati Enrico De Cristofaro di Aversa, Rany Pagano di Casaluce, Giovanni Zampella (delegato del sindaco Marianna Dell’Aprovitola di Carinaro), Giuseppina Guarino (per delega del sindaco Enzo Guida) di Cesa, Andrea Moretti di Gricignano, Michele Del Prete in rappresentanza dei commissari del Comune di Ora di Atella, Giuseppe Dell’Aversana di Sant’Arpino, Gianni Colella di Succivo, Dario Di Matteo di Teverola. Il progetto prevede la nascita di un’azienda consortile che costerà almeno 300mila euro all’anno a fronte dei 30mila euro ogni dodici mesi che i comuni versano per l’attuale gestione dell’ambito C6. Ma perché farlo? Chiariamo subito che la legge dà questa facoltà: ufficialmente si parlerà di una maggiore facilità nella gestione dei servizi, ma in realtà l’aumento di spesa è relativo alle assunzioni ed agli incarichi che potranno essere affidati dal Consorzio che diventerà un soggetto distinto dai Comuni. Nel verbale che è stato firmato nel corso della riunione dei giorni scorsi, si è parlato proprio dell’aumento dei costi a carico dei Comuni, ma nessuno ha battuto ciglio e tutti hanno disponibilità ad andare avanti. Il che fa sorgere una domanda: ma con gli Enti perennemente in difficoltà economiche e senza liquidità, è il caso di investire queste somme per un'azienda speciale?