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Cronaca Casal di Principe

Distributori dei Cosentino: la Cassazione conferma le assoluzioni

Prosciolto l'ex sottosegretario ed i fratelli. L'imprenditore "concorrente" condannato al pagamento delle spese

Assoluzione per i fratelli Cosentino nell'ambito del processo sull'Aversana Petroli. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza pronunciata dalla Corte d'Appello di Napoli che aveva assolto l’ex sottosegretario Nicola insieme a Giovanni ed Antonio, accusati di estorsione ed illecita concorrenza con l'aggravante mafiosa. Assoluzione anche per il funzionario della Regione Campania Luigi Letizia, i dipendenti della Q8 Bruno Sorrentino e Giovanni Adamiano; l’imprenditore di Villa Literno Michele Patrizio Sagliocchi; l’ex prefetto di Caserta Maria Elena Stasi.

Il processo nasceva dalle accuse di un ‘concorrente’ della famiglia Cosentino, l'imprenditore Luigi Gallo, che doveva aprire un distributore di benzina a Villa di Briano, a poca distanza da una stazione di rifornimento di proprietà dell’Aversana Petroli, la società della famiglia dell’ex sottosegretario. I Cosentino, secondo la Procura, avrebbero fatto pressioni affinché il Comune di Villa di Briano negasse l'autorizzazione per un distributore di benzina all'imprenditore e di qui il processo. 

In primo grado il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato Nicola Cosentino (7 anni), i fratelli Giovanni (9 anni e 6 mesi) ed Antonio (5 anni e 4 mesi), il funzionario della Regione Campania Luigi Letizia (5 anni e 4 mesi), i dipendenti della Q8 Bruno Sorrentino e Giovanni Adamiano (3 anni e 5 mesi), l'imprenditore di Villa Literno Michele Patrizio Sagliocchi (7 anni). Furono assolti, invece, gli ex dipendenti dell'Ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe, Vincenzo Schiavone, Giacomo Letizia e Vincenzo Falconetti. Dichiarato prescritto il reato contestato all'ex prefetto di Caserta ed ex deputato Pdl, Maria Elena Stasi. 

La sentenza, lo scorso mese di settembre, era stata ribaltata dalla Corte d'Appello che, nelle motivazioni, aveva censurato l'operato dei giudici di Santa Maria Capua Vetere assolvendo tutti gli imputati. 

Il verdetto di Appello è stato impugnato sia dal procuratore generale, che ne ha invocato l'annullamento, sia dalle parti civili. Ma i giudici della seconda sezione penale di piazza Cavour (presidente Gallo) hanno rigettato il ricorso, confermando dunque le assoluzioni. Le parti civili sono state anche condannate al pagamento delle spese processuali.

Nel collegio difensivo erano impegnati gli avvocati Stefano Montone, Agostino De Caro, Amedeo Barletta, Giovanni Cantelli, Stile, Giovan Battista Vignola, La Gatta, Carlo De Stavola, Botti, Giaquinto, Luceri e Maiello
 

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