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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Salta due volte l’obbligo di firma ma i giudici lo assolvono

Accolta la tesi difensiva del legale di Alfiero: era rimasto coinvolto in una inchiesta sulle scommesse clandestine

Assolto dal reato di violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza Vittorio Alfiero, l'ex gestore di Domizia Bet, che insieme ai fratelli Andrea e Marco venne coinvolto in una inchiesta sulle scommesse clandestine. 

I tre fratelli furono accusati di associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa e per illecita raccolta delle scommesse. Mediante la piattaforma Domizia Bet, di cui erano gestori, raccoglievano le scommesse orientando in maniera fraudolenta le vincite degli scommettitori e manipolando le visualizzazioni degli eventi sportivi in danno degli ignari avventori. 

Vittorio Alfiero, benché assolto per i reati ascritti insieme ai due fratelli, nel 2016, durante il periodo in cui era sottoposto a misura di prevenzione, si era reso responsabile di alcune violazioni concernenti l'obbligo di firma presso l'autorità preposta al controllo. Nel caso si specie non si recò a firmare presso l'autorità competente per due giorni. 

In accoglimento delle argomentazioni difensive dell'avvocato Enrico Iascone il Tribunale di Napoli Nord ha proteso per l'assoluzione. La tesi difensiva poggia sul presupposto che la violazione degli obblighi delle misure di prevenzione può dirsi tale solo quando le violazioni determinano una volontà di fatto del sottrarsi dell'imputato ai controlli impostigli, cosa non riscontrata per Vittorio Alfiero giacché la sua mancata firma era motivata da una continuità lavorativa volta a riabilitarsi. 

A seguito di un controllo di polizia presso il luogo di lavoro di Alfiero ed un riscontro dell'esercizio dell'attività lavorativa di Alfiero, i togati del Tribunale di Napoli Nord lo hanno assolto non ritenendo che la sua condotta integrasse l'ipotesi di reato contestatagli.

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