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Cronaca Valle di Maddaloni

Furbetti del cartellino, stop al processo per 24 dipendenti Asl

Cambia il giudice per le udienze preliminari

Stop all’udienza per 24 dipendenti dell’Asl di Caserta accusati di truffa allo Stato. Questa mattina era in programma l’udienza preliminare in tribunale a Santa Maria Capua Vetere ma è stato rinviato perché il gup Corinna Forte è stato trasferito all’ufficio misure di prevenzione e per questo motivo dovrà essere indicato un nuovo giudice che dovrà decidere in merito al rinvio a giudizio avanzato dalla Procura. 

A rischio processo ci sono Mario Gerardo Affinita, Alfonso Florio, Giuditta Buttini, Francesca Di Ventura, Giavanni Battista Di Vito, Consiglia Ferriello, Michele Izzo, Agostino Renzi, Antonietta Tagliafierro, Emilio Carfora, Francesca Carfora, Angela Cerreto, Carmen Farullo, Domenico Liccardo, Vittorio Perrotta, Maria Renga, Vincenzo Bove, Angela Carangelo, Tommaso De Chiara, Pasqualina Manna, Antonio Nuzzo, Michele Padova, Consiglia Saltamacchia ed Orsola Vacchio.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno consentito di documentare, lungo l'arco di svariati mesi, anche attraverso attività tecniche e dinamiche, come gli indagati, pur figurando regolarmente in servizio, rimanessero in realtà assenti dal lavoro. E' stato inoltre acclarato come, in molti casi, i dipendenti infedeli, avessero timbrato i cartellini marcatempo, in ingresso e in uscita, anche per i colleghi assenti. I delitti contestati ai dipendenti infedeli sono quelli di truffa aggravata in danno dell'ente locale, nonché la speciale ipotesi di reato introdotta dall'alt. 55- quinquies del d.lgs. 165/2001, che prevede la punizione del dipendente di una pubblica amministrazione che attesti falsamente la propria presenza in servizio mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente.

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