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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Recale

Estorsioni, Squadra Mobile arresta esponente del clan Menditti mentre chiedeva pizzo ad un imprenditore edile

Recale - Nel pomeriggio odierno, nell'ambito di servizi finalizzati al contrasto della criminalità organizzata attiva nel casertano, a seguito di un prolungato e mirato servizio di appostamento, in San Prisco, personale della Squadra Mobile di...

Nel pomeriggio odierno, nell'ambito di servizi finalizzati al contrasto della criminalità organizzata attiva nel casertano, a seguito di un prolungato e mirato servizio di appostamento, in San Prisco, personale della Squadra Mobile di Caserta ha arrestato, in flagranza del reato di tentata estorsione, aggravata dall'art. 7 L. 203/91, perpetrata in danno di un imprenditore edile impegnato nella realizzazione di un fabbricato a San Prisco (CE), Giuseppe Trepiccione , nato a Casagiove il 10.06.1973, residente a Caserta, ritenuto organico al clan dei Menditti di Recale, alleato al temuto sodalizio camorrista dei Belforte alias "i Mazzacane" di Marcianise.In particolare, nel corso dei continui servizi di monitoraggio dei cantieri della zona, predisposti dalla Squadra Mobile di Caserta al fine di fronteggiare il diffuso fenomeno delle estorsioni perpetrate in danno di cantieri ed imprenditori edili, nei giorni scorsi, il Trepiccione Giuseppe, veniva notato a bordo di una moto mentre repentinamente si allontanava da un cantiere, inaugurato da pochi giorni a San Prisco. La presenza del giovane presso il cantiere appariva sospetta poiché il Trepiccione, pur annoverando precedenti per piccoli reati, era noto agli investigatori per le sue abituali frequentazioni con esponenti di spicco del citato clan Menditti. Pertanto venivano predisposti servizi di appostamento per verificare che il giovane non fosse in realtà l'emissario di una richiesta estorsiva per conto del clan recalese nei confronti del titolare della ditta. L'intuito degli investigatori si rivelava fondato, infatti, nel pomeriggio di ieri, il Trepiccione ritornava presso il citato cantiere e si avvicinava al titolare dell'impresa. I poliziotti, appostati a pochi metri, avevano modo anche di ascoltare la inequivocabile richiesta estorsiva che il giovane indirizzava, al quale contestava di non essersi ancora messo a posto con i Menditti di Recale e che anche i Casalesi erano interessati a quei lavori. Immediatamente intervenivano i poliziotti che bloccavano il Trepiccione dopo un breve inseguimento, poiché l'uomo, alla vista degli agenti tentava una inutile fuga a bordo della moto con cui era giunto presso il cantiere. Trepiccione, pertanto, veniva arrestato in flagranza del reato di tentata estorsione aggravata dal ricorso alla metodologia mafiosa, commessa al fine di agevolare il clan Menditti di Recale.Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile di Caserta aveva arrestato in flagranza di reato altri due pregiudicati, affiliati al clan dei Casalesi-ala Schiavone, per un analogo tentativo di estorsione aggravata perpetrato in Aversa in danno di un imprenditore edile napoletano impegnato nei lavori di ristrutturazione di un edificio.

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