Caritas rivela: 'Tensioni e sciopero della fame alla caserma Andolfato'

Tensioni e disordini, con lancio di sassi contro la polizia, si sono verificati nella notte nell'ex caserma "Andolfato" di Santa Maria Capua Vetere, dove è stata allestita la tendopoli che accoglie i profughi provenienti da Lampedusa. E' quanto fa sapere, attraverso una nota, la Caritas diocesana casertana che, nel comunicato, aggiunge: ""dalla giornata di giovedì 21 aprile i tunisini sono in sciopero della fame".L'accesso alla Caritas e alle diverse associazioni presenti è stato negato da subito, senza alcuna spiegazione - evidenzia la Caritas - e dopo varie pressioni, e denunce su stampa e tv, si è ottenuto il diritto all'accesso solo nella giornata di giovedì 21 aprile. Dalla mattinata di ieri l'ingresso nella caserma Andolfato "é di nuovo proibito perché la natura giuridica del campo è cambiata da Centro di Accoglienza a Centro di Identificazione e Espulsione". La denuncia è proprio della Caritas di Caserta. Il direttore della Caritas, don Antonello Giannotti, che era stato fatto eccezionalmente entrare ieri mattina, "é stato invitato a uscire, mentre si impediva l'accesso agli avvocati che potevano offrire assistenza agli immigrati. I fatti testimoniano una gestione confusa, discutibile e non pienamente rispettosa della dignità delle persone coinvolte".