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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Avolio, 5 arresti nei clan 'Casalesi' e 'Lago'

Caserta - Nelle prime ore di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 5 persone, affilate al clan "dei casalesi" – gruppo Bidognetti ed al...

Nelle prime ore di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 5 persone, affilate al clan "dei casalesi" – gruppo Bidognetti ed al clan Lago, operante nella zona di Napoli Pianura, gravemente indiziate dell'omicidio di AVOLIO Gaetano, un pregiudicato napoletano appartenente alla famiglia Marfella, contrapposta ai citati Lago.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (P.M. dr. Raffaello Falcone, dr. Catello Maresca e d.ssa Annamaria Lucchetta) sono state condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Caserta attraverso attività tecniche e riscontri alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia del clan "dei casalesi".
L'attività investigativa ha permesso di evidenziare la stretta alleanza esistente tra il clan "dei casalesi" ed i Lago e di far luce sul grave fatto di sangue che andava ad inquadrarsi nella più ampia guerra di camorra che, tra il 1997 ed il 2000, era stata combattuta tra le famiglie Lago e Marfella per il controllo delle attività illecite nell'area di Pianura.
L'omicidio di AVOLIO Gaetano, 47enne pregiudicato di Napoli domiciliato in Castel Volturno (CE), avvenne il 13 maggio 2000 in Villa Literno (CE), sulla SS.7 quater. Nell'occorso rimaneva gravemente ferito anche il 72enne napoletano MEVO Antonio. Entrambe le vittime venivano attinte da colpi di fucile cal. 12 e pistola cal. 7,65. I Carabinieri intervenuti rinvenivano, a poca distanza dall'auto dell'AVOLIO, un'Audi A3 rubata in Napoli alcuni giorni prima. I rilievi eseguiti su tale veicolo permettevano quindi, fin dall'inizio, di inquadrare l'efferato delitto nella faida in corso tra i due gruppi camorristici di Napoli. Infatti, sullo specchietto dell'auto oggetto di furto utilizzata per l'agguato, veniva rilevata la presenza di un'impronta di una delle persone arrestate in data odierna.
L'omicidio AVOLIO Gaetano è il primo scoperto ove partecipano insieme elementi del clan "dei casalesi" e del gruppo alleato dei Lago. Di particolare rilevanza il ruolo svolto da VERDE Enrico, detto "o' barbiere", elemento di vertice del gruppo Bidognetti, vero e proprio mandante ed organizzatore dell'agguato all'AVOLIO.
La misura cautelare è stata eseguita in Villa Literno, nella provincia di Siena e presso le Case Circondariali di Napoli-Secondigliano, Agrigento e Palmi (RC).

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