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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Centro immigrati, Cgil e Arci: 'Polemiche assolutamente indegne'

Eboli - E' di questi giorni la polemica in merito ad una proposta progettuale della Regione Campania per la ristrutturazione dell'ex-canapificio di Viale Ellittico. Questa proposta prevede la ristrutturazione dello stabile, di proprietà della...

E' di questi giorni la polemica in merito ad una proposta progettuale della Regione Campania per la ristrutturazione dell'ex-canapificio di Viale Ellittico. Questa proposta prevede la ristrutturazione dello stabile, di proprietà della regione, e la creazione di un polo multifunzionale. Ma l'ipotesi di avere a Caserta un centro che possa accogliere i cittadini migranti ed offrire loro molteplici servizi ha suscitato polemiche che riteniamo assolutamente indegne di un paese, e una città, civili.
Oggi l'immigrazione è una realtà economica e sociale che non può essere nascosta o marginalizzata alle periferie delle città. Non possiamo condividere alcuna posizione contraria a questo principio, un principio che vede i cittadini migranti protagonisti della vita sociale e cittadini a pieno titolo.
Detto ciò, non ci interessano le polemiche scoppiate per creare fronti contrapposti tra chi è a favore del lavoro dell'associazione Ex-Canapificio e chi è contrario. Soprattutto in una giornata come quella di oggi in cui le forze dell'ordine hanno dato il via allo sgombero dei 400 migranti presenti nel cosiddetto "ghetto" di San Nicola Varco, frazione di Eboli (SA) mettendo fine ad un percorso di diversi mesi nei quali ci si era impegnati affinché attraverso percorsi individualizzati di lotta alla tratta e di emersione del lavoro nero il campo fosse sgomberato volontariamente dagli stranieri lì ospitati.
Intorno al mondo dei migranti ci sono tantissime realtà del mondo del non-profit che offrono assistenza servizi e diritti di cittadinanza e altre che invece lucrano sulle vicende, legate a condizioni di vita che tali non si possono definire. Quello che interessa a due realtà come l'Arci e la CGIL come a qualsiasi cittadino coscienzioso è la regolarità degli atti amministrativi per affrontare una spesa di più di sei milioni di euro.
Sbaglia chi nei giorni scorsi ha affermato che bisogna decidere da che parte stare quando si tratterà della gestione; riteniamo che con i soldi pubblici occorre, soprattutto in un momento difficile per la vita politica e amministrativa del nostro paese e in tempi di crisi, la massima trasparenza delle procedure e ci preoccupa che queste sottolineature siano arrivate da alcuni ex amministratori della nostra provincia.

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