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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Piedimonte Matese

Carabinieri fermano un gruppo di clandestini, subito processati ed espulsi

Piedimonte Matese - Vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, diretta dal Capitano Salvatore Vitiello, finalizzata a contrastare vari fenomeni di criminalità, quali il traffico e lo spaccio di droga, reati contro il...

Vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, diretta dal Capitano Salvatore Vitiello, finalizzata a contrastare vari fenomeni di criminalità, quali il traffico e lo spaccio di droga, reati contro il patrimonio e la persona e l'immigrazione clandestina. Ad agire i militari delle Stazioni di Alife e San Gregorio Matese, con i Marescialli Giovanni Aceto, Andrea Porto e Giovanni Orsi, i quali hanno setacciato i comuni del comprensorio matesino e dei territori limitrofi. Nella rete tesa dai militari sono caduti tre immigrati clandestini, si tratta di Kresnik Dani, 26enne di origine albanese, Abdel El Basri, 36enne, e Bovazza El Hajmi, 34enne, entrambi di origine marocchina. Tutti sono risultati privi di regolare permesso di soggiorno pertanto nei loro confronti è scattata una denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale. Stando alle recenti modifiche legislative sono finiti immediatamente davanti al giudice di pace per essere processati e successivamente espulsi con l'accompagnamento alla frontiera. Dall'inizio del 2009, sono 77 gli immigrati clandestini tratti in arresto dai Carabinieri di Piedimonte Matese, coinvolti nella maggior parte dei casi in reati contro il patrimonio e la persona, mentre 65 sono quelli denunciati ed espulsi dal territorio nazionale. Un fenomeno, quello della "clandestinità", a cui i Carabinieri prestano particolare attenzione in quanto, come sempre più spesso accade immigrati provenienti dai paesi del nord-africa o dell'est-europa vengono coinvolti o sfruttati dalle organizzazioni camorristiche in attività criminali come lo spaccio di droga o la prostituzione, o comunque in condotte di illegalità diffusa, come il commercio abusivo, il contrabbando e la contraffazione, o in casi ancora più gravi quando si riuniscono in bande dedite a furti e rapine nelle abitazioni, che negli ultimi tempi hanno creato un certo allarme sociale anche in "terra di lavoro".

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