Operazione Giudizio Finale, traffico rifiuti speciali: scacco ai Belforte
Marcianise - E' in corso da stamane una vasta operazione del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente denominata "Giudizio finale". Con la Guardia di Finanza sono state eseguite 5 ordinanze di custodia cautelare e numerosi sequestri di...
E' in corso da stamane una vasta operazione del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente denominata "Giudizio finale". Con la Guardia di Finanza sono state eseguite 5 ordinanze di custodia cautelare e numerosi sequestri di aziende e beni per associazione mafiosa nei confronti dei responsabili di appartenenti al clan dei Belforte. Tra i reati contestati anche quello di traffico illecito di rifiuti speciali. Oltre 40 gli indagati per riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, in modo tale da far ottenere all'organizzazione criminale il controllo delle attivita' economiche, anche attraverso la gestione monopolistica di interi settori imprenditoriali e commerciali, ed in particolare nel settore dei rifiuti.Secondo quanto accertato dagli investigatori dal '98 fino al 2004 l'organizzazione criminale operante soprattutto nel Casertano ha provveduto allo smaltimento illecito di tonnellate di rifiuti provenienti soprattutto dal Centro-Nord. Anche una società collegata al clan avrebbe ottenuto commesse da una società pubblica, la Recam, incaricata di provvedere ad alcune bonifiche. Tra gli indagati, secondo quanto hanno reso noto gli investigatori, risulta anche un ex funzionario della stessa società. Sono stati i carabinieri del gruppo operativo ecologico di Napoli ad accertare che l'organizzazione criminale ha imposto il pizzo anche ad alcune società operanti nel settore dei rifiuti nel corso dell'ultima crisi che ha investito la Campania: l'organizzazione chiedeva il pizzo sul fitto dei contenitori. La guardia di finanza, invece, che ha condotto le indagini patrimoniali ha accertato un'evasione d'Iva, attraverso la costituzione di società "cartiere", per 4 milioni di euro.L'indagine, che ha visto il deferimento di 43 soggetti (a carico dei quali sono stati ravvisati, a vario titolo, reati che vanno dall' associazione per delinquere di tipo camorristico al concorso esterno con tale associazione, dalla ricettazione al riciclaggio, dal reimpiego di denaro all'attribuzione fittizia di beni mobili ed immobili di fatto riconducibili all'associazione), ha portato alla emissione da parte del Tribunale di Napoli – Ufficio G.I.P. Dr. Alessandro Buccino Grimaldi, previo accoglimento della richiesta dei P.M. titolari delle indagini, di 5 ordinanze di custodia, all'emissione di numerosi sequestri di beni immobili (abitazioni, impianti industriali ecc.), nonché al sequestro di conti correnti bancari, auto di lusso ed altro, per un valore complessivo di circa 45.000.000,00 €.