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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Manifesti con casse da morto: per Digos goliardata

Marcianise - Secondo gli agenti del commissariato di Marcianise e della Digos della Questura di Caserta, che hanno avviato le indagini per cercare di identificare gli autori dell'affissione di una quindicina di manifesti comparsi sui muri della...

Secondo gli agenti del commissariato di Marcianise e della Digos della Questura di Caserta, che hanno avviato le indagini per cercare di identificare gli autori dell'affissione di una quindicina di manifesti comparsi sui muri della città, potrebbe trattarsi di una goliardata. Si tratta di immagini raffiguranti sei bare (la stessa bara fotografata e riprodotta sei volte) e una croce.
La vicenda è stata strumentalizzata dal quotidiano di destra "Libero" che aveva fantasticato sul fatto che i manifesti erano stati affissi alla vigilia della visita (poi annullata) del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e che rappresentavano un atto di intimidazione nei confronti del Premier. Berlusconi, tuttavia, ha disdetto anche altri appuntamenti oltre a quello di Marcianise per un "torcicollo" (questa è la versione ufficiale). Ciò non ha impedito, in ogni caso, al giornale diretto da Vittorio Feltri, vicino alle posizioni politiche del Popolo della Libertà, di dipingere la città, per l'ennesima volta, come luogo di camorra e delinquenza.Intanto è caccia anche alla tipografia che li ha stampati.
Neppure una scritta, invece sui manifesti, affissi con colla o nastro adesivo e tutti successivamente rimossi su ordine del comune. Parte di questi manifesti sono stati piazzati nei pressi di sedi di partito - come quelle del PdL e del Partito liberale - e comitati elettorali. I manifesti sono stati affissi anche lontano da sedi di movimenti politici, associazioni o sedi istituzionali. L'unica sede di partito in cui non è stato affisso è quella del Partito Democratico che si trova, però, in via Marchesiello, esattamente di fronte alla caserma dei carabinieri che è vigilata 24 ore su 24 e possiede telecamere all'esterno. Gli investigatori per il momento ritengono che il macabro manifesto non rappresenti un messaggio in codice nei confronti di partiti o personaggi legati alla politica. In questo senso la vicinanza di alcuni di essi a sedi di partiti sarebbe casuale e non voluta. Una conferma viene anche dal fatto - secondo gli investigatori - che accanto alle bare a alla croce non vi fossero scritte o messaggi di rivendicazione.

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