Sequestrati beni per 3 milioni di Euro a capozona casalesi

Nella mattinata di ieri, gli agenti della Divisione Anticrimine hanno eseguito il sequestro beni ai sensi della legge antimafia, disposto dal Tribunale di S. Maria C. Vetere, a seguito di indagini condotte dal suddetto Ufficio di Polizia, di concerto con la Procura della Repubblica di S. Maria C. Vetere, nei confronti di COSTANZO Luigi, nato a Lusciano il 28.4.1966, esponente di vertice del clan dei Casalesi.
Nel corso dell'operazione, gli agenti della Divisione Anticrimine, collaborati da Commissariato P.S. di Aversa, hanno sottoposto a sequestro i sottonotati beni:
Immobile e ad alcuni locali commerciali siti in Lusciano alla via Colucci edificati su un terreno di proprietà dell'Istituto per il Sostentamento del Clero. I predetti immobili erano stati adibiti in passato a sede della società "Ceramix 2000" dichiarata fallita nel 2002 e facente capo ad uno dei fratelli e alla moglie del Costanzo, Pagliuca Maria.
Immobile sito in Lusciano alla via Tintoretto, con ingresso anche in via Cimabue, modificato nelle sue strutture essenziali per essere asservito alle necessità del clan dei casalesi, con la creazione di un vero e proprio bunker e vetri antiproiettili a specchio;
Un terzo di un terreno di metri quadrati 566 sito in Lusciano alla contrada Casardiello, riconducibile al Costanzo Luigi.
Il valore dei beni sequestrati, ad una prima valutazione, si aggira intorno ai tre milioni di Euro.
Il Costanzo Luigi, capozona del comune di Lusciano per conto del clan dei casalesi, è detenuto, in quanto condannato alla pena dell'ergastolo per il duplice omicidio di Tappino Mario e Ciccarelli Giovanni, nonché, con sentenza passata in giudicato, alla pena di anni trenta per il tentato omicidio di Esposito Enrico ed il duplice omicidio di Parisi Nicola ed Esposito Angelo.