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Cronaca Alife

Marcia della Pace diocesana: 4 gatti ed un Corvo nero

Alife - "Non hanno fatto altro che parlare delle proprie attività svolte nel corso dell'anno, pare che non esista altro ente ecclesiastico al di là della Caritas diocesana. 4 Gatti vi hanno partecipato, come al solito, per giunta a metà percorso...

"Non hanno fatto altro che parlare delle proprie attività svolte nel corso dell'anno, pare che non esista altro ente ecclesiastico al di là della Caritas diocesana. 4 Gatti vi hanno partecipato, come al solito, per giunta a metà percorso si è unito anche un "CORVO nero" a fare da coreografia al fantomatico corteo, quasi a richiamare l'attenzione e per compensare la notata assenza di gioventù. Già dov'erano i giovani? Ma non é a loro che il messaggio dovrebbe in primis essere rivolto? Tutto ovviamente dipende dallo spirito di iniziativa e di coinvolgimento degli organizzatori. Nel nostro caso pare purtroppo che non si possegga questa dote. In compenso però sanno mettere in risalto molto bene le proprie attività svolte, elencandole per filo e per segno. Alla faccia dell'umilità di cui i loro responsabili ostentano nel possedere. Questo genere di celebrazioni poco giova a quello che realmente dovrebbe essere lo spirito di pace, che al contrario, é spirito di condivisione, di fratellanza e di apertura verso il prossimo. Le marce della pace non si svolgono in questa maniera. Gli organizzatori della Caritas di Alife provino per una buona volta ad affacciarsi al di fuori della propria cerchia, delle proprie vedute e della propria sede. Si renderanno conto che marciare non é un'insieme di lezioni o di regole da impartire, bensì un cammino da intraprendere insieme, nell' aprirsi, nel confrontarsi con l'altro, ma soprattutto nel mettersi in gioco accettando le sfide dei tempi. Altro che carità verso il prossimo. La vera povertà che purtroppo si riscontra in certe parrocchie é quella di affidarsi in mano a gente incompetente e chiusa, che impartendo lezioni dimentica l'essenzialità del messaggio. In questa maniera anzichè avvicinare i diversi, non si fa altro che allontanare sempre più il popolo da quella che dovrebbe essere invece la vera fede basata sul comandamento dell' amore e della carità verso il prossimo. Questa gente che si mette a fare da maestra di civiltà, non fa altro che scandalizzare con il proprio comportamento istrionico e paranoico".

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